
di Nilo Di Modica
Tinte fosche e nero cronaca colorano l’anno che ci lasciamo alle spalle nel Comprensorio del Cuoio. Fatti, persone ed eventi di dodici mesi, unico modo per noi, de ilCuoioindiretta.it, per stringere, se possibile, ancor di più questo legame speciale che unisce fra Memoria e Storia, chi scrive e chi legge, chi vive e racconta.
Anno non facile e complesso, come le ragioni che stan dietro alla cronaca, iniziata nella sorpresa generale con gli arresti di Fucecchio, città già scopertasi intaccata niente di meno che dalla Mala del Brenta (leggi), proseguito fra sequestri di ville, auto di lusso e confessioni di uomini al di sopra di ogni sospetto, fra cui alcuni professionisti ritenuti legati alla torbida figura di Felice Maniero.
Eppure un filo rosso attraversa le stagioni, nell’anno che purtroppo San Miniato ricorderà per la fine drammatica di ciò che fu, in un tempo lontano, storia d’amore. Il giovane volto di Elisa Amato, uccisa dal suo ex Federico Zini fra il 25 ed il 26 maggio (leggi), in una terribile notte conclusasi con il suicidio al parcheggio di Gargozzi sta ancora lì a ricordarci quanto all’ombra del non detto troppo spesso il peggio covi: anche fra i sorrisi virtuali di due giovani. Femminicidio fu, e resta. Ma non basta. A scuotere coscienze e lampeggianti nella notte quest’anno ci ha pensato anche novembre, quando il corpo del giovane Giuseppe Marchesano è stato rinvenuto, il giorno dopo i fatti, in una pozza di sangue nella casa di Castel del Bosco (leggi). Ad ucciderlo, secondo chi indaga, il pistoiese Danny Scotto con undici colpi di rancore, esplosi a bruciapelo a scandire la fine di un’amicizia.
Non solo orrore, ma sorpresa. Il 2018 ha infatti portato il terremoto fra urne e consigli, segnando ancor di più quell’addio alla “provincia rossa” divenuto ormai quasi un cliché. Le elezioni del 4 marzo segnano un arretramento senza precedenti delle forze progressiste nel Cuoio (leggi), con numeri impensabili per la Lega solo qualche anno fa, avanti ovunque tranne che a San Miniato. Arretrano ovunque i democratici, scompare al seguito la sinistra. Doccia tiepida per i grillini: bene ma non benissimo. Sempre sul fronte elettorale, pochi mesi dopo, uno e indiscutibile il trionfo: Ilaria Parrella supera il nervosismo della campagna elettorale e sfonda il 60% dei consensi, che gli aggiudicano il secondo mandato da sindaca (leggi). Centrosinistra e Lega, i suoi avversari in consiglio.
Fortuna e fiuto poi, si sono rimpallati da una parte all’altra dell’Arno, dal cielo e dalla terra. Buona sorte che ha premiato in quel di Santa Croce il vincitore di oltre 500mila euro al gratta e vinci (leggi), ma che ha preso forma e fattezze di un naso ben piantato fra le foglie a San Miniato. Così avrà pensato il livornese Mauro Del Greco, padrone del lagotto Enea che lo ha portato al secondo tartufo più grande di sempre, ben 2 chili e 10 grammi (leggi). Gesti antichi che fanno sperare, in queste colline di Valdegola di quest’anno graziato dal clima. Ma se un pizzico di fortuna aiuta sempre, niente può eguagliare la passione di una vita e una preparazione atletica impeccabile. Un po’ come quella della giovane Carlotta Cambi, che nella sua Montopoli ha portato un argento che vale oro (leggi) strappato in Giappone al campionato mondiale di pallavolo femminile.
La cronaca “bianca”, non è però stata da meno, raccontando un territorio che vive, feroci, le contraddizioni di una terra stretta nella morsa della crisi e dei tempi che corrono: l’agguato, peraltro non nuovo, a un lavoratore straniero nel cuore di una Castelfranco attonita (leggi) fra buste della spesa e banchi del mercato. Il vecchio mondo, bottali che girano, guarda al nuovo che tarda ad arrivare. Nel mezzo i mostri ai quali il corteo di cittadini, sindacati e parti sociali ha voluto rispondere, in un fiume colorato che il paese ha voluto attraversare (leggi). Ma complici forse le elezioni imminenti, quest’anno ha lasciato anche uno strascico di grandi lavori, riqualificazioni e recuperi non indifferenti. Anni e anni di lotte trovano compimento a Santa Croce nella fine dell’era dell’amianto alle ex Gozzini (leggi), mentre Castelfranco sogna la nuova Coop nel luogo in cui per anni si son fatte le scarpe del Lorbac (leggi). Ipoteche sul 2019 che a Fucecchio, invece, si lanciano dall’alto, da parco Corsini e dalla Torre di Mezzo, che trafitta dal vetro getterà lo sguardo lontano col progetto, entrato nel vivo quest’anno, del punto panoramico (leggi).
E per un anno che si chiude, uno nuovo sta per iniziare. Un anno tutto da scoprire, non bisestile, che dalla Redazione abbracciamo con l’augurio che i lettori continuino a seguirci come e più di prima. Che è tanto, dimostrano i pezzi più letti in assoluto nel 2018: Cartello cade in strada, tragedia sfiorata in Fipili – Foto (77803 letture); Muore a 27 anni dopo il volo fuori strada – Foto (27880 letture); Bonolis a S.Miniato: “Che carino quassù, mi sa che ci torno” (24818); Cadavere sui binari a Capanne, 25enne si toglie la vita (22165); Boss degli spacciatori a Santa Maria a Monte, arresti nel Cuoio (20548); Trovato morto vicino al furgone aperto, tragedia a Montopoli (19303); Omicidio suicidio: l’ultimo incontro sotto casa di lei finisce in tragedia. Calciatore del Tuttocuoio spara alla ex e si toglie la vita(18717); “Devi pagare l’affitto”, pestato a sangue a Castelfranco (17786); Affari con la ’ndrangheta a Fucecchio e Santa Croce (16567); Vasto incendio alla Waste Recycling (15852); Tragedia prima dell’alba in FiPiLi, morto un ragazzo (15739); Una bistecca da campione: Del Piero a cena Da Benito (15521); Rara malattia stronca a 48 anni dirigente della Nuti Ivo (15333); Federico Zini, la Fondazione due mesi dopo il dramma (14976).