
Dopo un evento organizzato a Tokyo, la mostra da portare a Ponte a Egola non poteva che essere Memorie di un viaggiatore. Alcune stazioni. Non si ferma mai il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, che sabato 24 novembre alle 17, inaugura a Casaconcia Memorie di un viaggiatore. Alcune stazioni con Cesare Borsacchi e con l’introduzione di Nicola Micieli.
Un viaggio lungo la vita dell’artista Cesare Borsacchi che, a partire dalla rilettura dalle opere presentate ed esposte a Casaconcia, racconterà le esperienze vissute nei 40 anni in cui ha visitato tutti i continenti e spiegherà quali sono gli eventi, le condizioni culturali e politiche che lo hanno ispirato e stimolato nell’arco della sua produzione artistica. “Viaggiatore dell’immaginario biografico ed etnografico – racconta Nicola Micieli -, da viaggiatore reale nel mondo in civiltà, popolazioni, culture, società diverse. Sono le Stazioni di un itinerario durato decenni, avviato dalla nativa foresta pisana di San Rossore, luogo della memoria nella quale idealmente rientrato ogni volta, con i depositi figurali e simbolici dei propri incontri ed esperienze di vita. Ai dipinti invero intrinsecamente visionari condotti sul piano, Borsacchi da tempo alterna sia partiture rilevate per accentuazione materica e inclusioni oggettuali, sia strutture scultoree dipinte, per lo più totemiche e di sottile memoria indo americana, nelle quali simbolicamente racconta i radicali della vita e della condizione umana ancora oggi violati del mondo”. La mostra sarà visitabile fino al 7 dicembre in via I Maggio a Ponte a Egola.
Il 15 novembre, inoltre, il Consorzio ha organizzato all’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, alla presenza di oltre 300 operatori del settore, l’evento “Il colore del tempo, il colore dell’arte”. L’appuntamento annuale del Consorzio quest’anno si è focalizzato su una delle più distintive caratteristiche della pelle al vegetale: il lento e naturale cambiamento cromatico. Ad introdurre la giornata Paolo Quagli, Consigliere di Amministrazione, che ha raccontato le attività del Consorzio e la sua nuova sede, casaconcia, oltre a presentare le ultime novità riguardanti il restyling del Cartellino di Garanzia, ovvero lo strumento che certifica la qualità, l’origine e la tradizione del pellame realizzato dalle 22 concerie associate.
Ad entrare nello specifico dell’argomento del seminario è stato Gustavo Adrián Defeo, esperto di chimica analitica e di fisica del colore, partendo da una narrazione storica della concia al vegetale e giungendo infine all’analisi dello studio condotto dal Laboratorio Ars Tinctoria di Santa Croce sull’Arno riguardo l’evoluzione del colore della pelle al vegetale nel tempo. Uno studio che ha dimostrato che inevitabilmente il colore muta e acquisisce toni sempre più caldi anche nei colori freddi e si intensifica per molto tempo fino ad arrivare al caratteristico colore del tannino. In conclusione Simone Remi, Presidente del Consorzio, ha introdotto il concetto del colore nell’arte, passando poi a parlare di artigiani toscani e del loro concetto di arte. A proposito di questi temi si è parlato delle attività di Casaconcia, definito come un “centro espositivo dove si incrociano arti, artisti e artigiani che con mostre di grafica, scultura, fotografia e pittura vogliono mostrarsi e raccontare le loro esperienze”.
Nella Exhibition Hall dell’Istituto Italiano di Cultura, per tutto il giorno, è stata aperta al pubblico la mostra “Il colore del tempo, il colore dell’arte”, un mix tra prodotti delle concerie toscane associate al Consorzio, creazioni realizzate dagli studenti internazionali partecipanti al Concorso Internazionale di Design “Craft The Leather” organizzato dal Consorzio e opere d’arte realizzate da artisti contemporanei toscani: Romano Masoni, Gianmarco Passerini, Maria Grazia Morini, Luca Macchi, Karl-Heinz Hartmann-Oels, Giuseppe Lambertucci, Riccardo Luchini, Antonio Bobò.