Criptovalute: cosa sono, le tipologie e come si guadagna

25 aprile 2018 | 11:25
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Criptovalute: cosa sono, le tipologie e come si guadagna

Negli ultimi anni abbiamo sentito sempre più spessosentito parlare di criptovalute, di investimenti su internet e tanto altro ancora. Questo perchè l’evoluzione digitale è stata in grado di introdurre nuovi sistemi di investimento, nuove forme di lavoro e nuovi strumenti che hanno attirato l’attenzione di milioni e milioni di utenti. Ma procediamo con ordine: cos’è una criptovaluta?

Una criptovaluta è un mezzo di scambio come le monete normali, come l’Euro, ma progettato allo scopo di scambiare informazioni digitali attraverso un processo reso possibile da alcuni principi della crittografia. La crittografia viene utilizzato per proteggere le transazioni e per controllare la creazione di nuove monete. La prima criptovaluta creata fu il Bitcoin nel 2009, ma oggi ci sono migliaia di criptovalute. A differenza della valuta tradizionale con una banca centrale, come la Federal Reserve System o la Bce, dove i governi controllano il valore di una valuta come USD o EU attraverso il processo di stampa, il governo non ha alcun controllo sulle cryptocurrencies in quanto sono totalmente decentrate.

La maggior parte delle cryptocurrencies sono progettate per diminuire la produzione nel corso del tempo, come ad esempio Bitcoin. Mentre esistono centinaia di differenti specifiche criptovalute, la maggior parte sono derivate da uno dei due protocolli: Proof-of-work o di proof-of-stake. Tutte le cryptocurrencies sono mantenute da una comunità di minatori che sono membri dello stesso pubblico che hanno istituito tramite i loro computer una partecipazione, validazione ed elaborazione delle transazioni. Come detto, ci sono migliaia di criptovalute in giro per il web e molte sono in continua crescita. A Roma, ad esempio, a sedici anni dal passaggio all’euro, è tornata la Lira sotto forma di criptovaluta.

Si tratta di un progetto italoamericano denominato ITL, Italian Lira, nato nel 2017. L’obiettivo finale del progetto è quello di creare un sistema di pagamento utilizzando la tecnologia blockchain. Il progetto della criptovaluta Italian Lira (ITL) si basa sulla blockchain di Ethereum, e come nel sistema Bitcoin il numero massimo di monete è stato fissato in 100 miliardi, cifra che sarà raggiunta – secondo gli sviluppatori – entro il 2032 ma tutto dipenderà dalla risposta degli investitori. Come riportato da Qui Finanza, “Italian Lira” può essere comprata su Stocks Exchange, Token Store, ForkDelta, EtherDelta. Il progetto, seppur ambizioso, desta qualche perplessità: i precedenti progetti non sono mai decollati. La criptovaluta Bitcoin Private (BTCP) sta rapidamente scalando la classifica delle monete digitali più capitalizzate, oggi ha raggiunto la posizione numero 24 dietro Bitcoin Gold, nella mattina di oggi sta già guadagnando il 22% secondo i dati di coinmarketcap, negli ultimi 7 giorni BTCP è salita del 111 percento, il prezzo che ora è di $55,52 sembra essere destinato a salire ancora considerando anche che questa moneta è quotata solo su pochi scambi tra cui TradeSatoshi.com, Nanex, Octaex, Exrates e BarterDEX.

Negli scambi più importanti come Binance o Bittrex non è stata ancora aggiunta ed un eventuale annuncio del genere potrebbe far balzare ulteriormente il prezzo portando la valuta tra le prime 20 se non più in alto.

Meglio di tutti, però, si conferma EOS, l’unica criptovaluta ad essere tornata alla quotazione che aveva tra la fine del mese di dicembre e i primi giorni di gennaio, vale a dire poco sopra gli 11 dollari. Se cinque mesi fa EOS occupava stabilmente la decima posizione, oggi questa stessa criptovaluta è la quinta.

Ma come si guadagna con le criptovalute?
Le strade per guadagnare con le criptovalute sono due: facendo mining o speculando su di esse. Essendo una moneta decentralizzata, la criptovaluta va estratta dalla rete di scambio creata dal suo inventore. Questa attività si chiama mining e prevede un numero fisso di monete che potranno venire create nel tempo. Per generare, e ottenere Criptovalute, gli utenti devono prendere parte alla rete in modo attivo, e contribuire con la potenza di calcolo del proprio computer alla sicurezza della rete stessa. Ogni utente può ricevere una ricompensa in Bitcoin in base alla potenza computazionale che aggiunge alla rete.

Per fare mining e diventare quindi un miner, è necessario unirsi a un consorzio in cui ogni partecipante cede una parte di risorse del proprio computer per eseguire calcoli complessi. Una volta che una persona si sarà unita al pool e avrà creato il proprio account personale, dovrà scaricare un programma in Java per svolgere le operazioni di calcolo, soprattutto crittografie. Ogni volta che un pool trova la soluzione alla crittografia il sistema lo premia con pacchetti da criptovalute. Le monete poi sono ripartite tra i vari membri, in base al contributo e le risorse messe a disposizione.

La volatilità è la qualità più desiderabile che può avere un titolo agli occhi dello speculatore. Ovviamente ciò può dare grandi guadagni ma può anche far subire grosse perdite. Come in ogni altro mercato, se vuoi operare nel settore delle criptovalute devi sapere cosa stai facendo, in cosa stai investendo, e devi operare con “disciplina” e consapevolezza.