Rischi per la salute con il toner delle stampanti, fax e fotocopiatrici?
Forse non ce ne rendiamo conto ma alcuni strumenti di utilizzo comune possono essere pericolosi per la nostra salute. È il caso dei toner delle stampanti, fax e fotocopiatrici che rilasciano polveri inalabili cancerogene. Di solito le emissioni delle stampanti con tecnologia laser e delle fotocopiatrici sono di norma ampiamente al di sotto dei valori limite prescritti. Ci sono, però, delle eccezioni che possono procurare disturbi nei soggetti con mucose ipersensibili nelle vie respiratorie superiori e inferiori.
Attualmente non esistono studi epidemiologici che indichino una relazione tra l’esposizione a polveri di toner e un maggiore rischio di tumori maligni delle vie respiratorie. Anche studi in vivo con ratti e criceti sottoposti ad inalazione di polveri di toner non hanno fornito indizi relativi a potenziali effetti cancerogeni. Tuttavia, si evidenzia la necessità di approfondimento mediante studi e ricerche ulteriori.
Studi effettuati dall’Istituto professionale per la sicurezza del lavoro in Germania, su stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori nei locali adibiti a ufficio, hanno evidenziato concentrazioni di polvere inalabile tra 0,06 e 0,08 mg/m3 circa, indipendentemente dal tipo di apparecchio in uso (stampante laser o fotocopiatrice). In Italia il valore limite di polvere inalabile è di 10 mg/m3, mentre per le polveri “respirabili” (in grado di penetrare negli alveoli polmonari) il limite scende a 3 mg/m3. Fotocopiatrici e stampanti rilasciano nell’aria anche composti organici volatili (COV) ma in concentrazioni quasi sempre allineate con i valori dell’inquinamento di fondo a cui è soggetta la popolazione generale e nettamente inferiori ai valori limite di esposizione professionale.
Gli effetti sulla salute
L’esposizione a polveri di toner, però, non sempre può considerarsi completamente priva di effetti indesiderati. secondo ricerche scientifiche, infatti, queste possono riportare disturbi aspecifici come prurito e irritazione cutanea, bruciore agli occhi, tosse, dispnea e mal di testa, allergie, anche se, come ci ha confermato la redazione di https://consiglibenessere.org/ i dati attuali non consentono di delineare chiare relazioni causa – effetto. In particolare le persone con un’iperreattività aspecifica nasale o bronchiale possono sviluppare sintomi come starnuti, muco nasale, tosse e disturbi respiratori. Generalmente, come indicato dal SUVA, si tratta di reazioni aspecifiche di ipersensibilità dovute agli effetti irritativi delle emissioni.
Come tutelarsi
Innanzitutto è bene verificare le caratteristiche di emissione della stampante, come è importante garantire un’adeguata e costante manutenzione anche delle schede di sicurezza dei toner che utilizzate.
Per limitare le polveri emesse dai dispositivi di ventilazione delle stampanti, inoltre, è possibile ricorrere ad appositi dispositivi di filtrazione in uscita da applicare mediante fasce biadesive direttamente sulla stampante. Ci sono, poi, alcune alternative molto più green quali gli hard disk esterni, le pennette usb oppure i siti web che permettono di gestire l’invio e la ricezione di fax direttamente dal computer senza la necessità di stampare nulla. La soluzione dei fax online è molto vantaggiosa anche dal punto di vista del risparmio economico, visto che si abbattono i costi relativi al consumo di toner e di carta in quanto si può utilizzare quella sorta di cloud per conservare tutti i documenti ricevuti e stampare solo lo stretto necessario.
Alternativa al fax elettronico c’è ovviamente anche la posta elettronica normale o certificata nel caso di documenti più importanti.