Conto corrente gratuito per legge: ecco come funziona
Dopo dibattiti e discussioni, il Consiglio dei ministri ha dato finalmente via libera alla creazione del conto corrente base, uno strumento in grado di facilitare la vita delle persone e che per alcune categorie sarà completamente gratuito. Ci teniamo a sottolineare che abbiamo contattato gli esperti di Qualeconto.net i quali ci hanno comunque informato che oggigiorno i conti online sono gratuiti. A questo punto non ci resta che approfondire il discorso del conto corrente per le fasce più deboli della popolazione.
Il decreto approvato dal CdM, recependo una direttiva dell’Unione Europea che fissava una serie di regole in materia di trasparenza informativa e conti correnti, prevede una serie di regole per il c.d. “conto di pagamento” in grado di tutelare le fasce più deboli, introducendo maggiori tutele e costi contenuti. In pratica si tratta di un conto corrente a costi ridotti e in alcuni casi nulli, da utilizzare per compiere operazioni bancarie basilari, come pagamenti o bonifici, escludendo attività di gestione del risparmio. Ricordiamo che già in precedenza, il Ministero dell’Economia di concerto con Bankitalia, ABI e Poste Italiane avevano sottoscritto una convenzione che ricalca grossomodo quello riportato nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri.
Caratteristiche del conto corrente
Le novità che riguardano il conto corrente base sono strettamente collegate all’esigenza evidenziata dal Governo di favorire sempre più l’uso della moneta elettronica a discapito di quella cartacea. Dopo i limiti introdotti al pagamento in contanti, si è pensato alla necessità di introdurre uno strumento alla portata di tutti e in particolare delle categorie più svantaggiate. Si è così arrivati al conto corrente base, un conto dai costi molto contenuti, se non addirittura gratuito per una vasta platea di cittadini. Oltre ai costi ridotti, il conto base permette di effettuare una serie di operazioni basilari, come l’accredito dello stipendio o pensione, effettuare bonifici, l’addebito di utenze domestiche. Verrà inoltre rilasciata una carta di pagamento, ovvero un Bancomat con cui poter effettuare i pagamenti. Al contrario, il titolare del conto corrente base, non potrà effettuare operazioni più complesse come quelle di gestione del risparmio, per le quali sarà necessario aprire un conto titoli. In teoria, si tratta di uno strumento utile in particolare perché permette anche a chi non ne aveva la possibilità di aprire un conto e poter effettuare pagamenti con moneta elettronica. Cosa importantissima è che gli istituti bancari o postali dovranno indicare chiaramente il limite entro il quale si possono fare operazioni gratuitamente, evidenziando che superata la soglia indicata ogni operazione effettuata avrà un costo prestabilito, tutto questo a maggiore tutela dell’utente.
Le categorie interessate
Come anticipato, il conto base è stato creato per venire incontro a quelle categorie di utenti che fino ad ora erano escluse dalla possibilità di avere un conto, o magari ce l’hanno ma con costi esorbitanti. Si parla in particolare di pensionati che non arrivano a percepire neanche mille euro al mese, o categorie di cittadini senza reddito fisso o minimo. Quello che si sa con sicurezza e ch’è contenuto nella convenzione sottoscritta dal Ministero dell’Economia e dai vari soggetti creditizi, è che il fisco non applicherà imposte di bollo e gli istituti bancari applicano il costo zero per coloro che hanno un indice Isee fino a 8mila euro e per i pensionati con reddito lordo annuo sotto i 18mila euro. Va da se che la richiesta di servizi che esulano quelli del conto base, o un numero di operazioni che supera la soglia di gratuità prevista dalla singole banche, farà scattare dei costi. Ora non si attende che un decreto da parte del Ministero dell’economia e finanza che stabilisca con precisione quali sono i criteri per aver diritto al conto gratuito, criteri ai quali dovranno uniformarsi tutti gli istituti di credito. In attesa che ciò avvenga, l’unico strumento a disposizione del cittadino è quello di chiedere informazioni a diversi istituti bancari richiedendo un conto a costo zero e facendosi consegnare per iscritto le caratteristiche del conto, o cosa ancora più facile, collegarsi alla rete e cercare attraverso i vari motori di ricerca quali sono i conti correnti gratuiti offerti dalle banche.