Infermieri ‘in guerra’ con ex Asl11, sciopero al San Giuseppe

Tempi moderni, fregature antiche con questo slogan si è svolto, giovedì 17 novembre, il presidio del sindacato Fials e dei suoi iscritti davanti all’ospedale “San Giuseppe” di Empoli per protestare contro l’accordo concluso nel 2009 dalla Dirigenza dell’exASL 11 e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Nursind. Un accordo che obbliga i 1500 lavoratori che indossano un camice e si occupano dell’assistenza dei pazienti a lavorare 10 minuti in più per ogni turno(5 prime e 5 dopo l’inizio dell’orario effettivo di lavoro) senza che questi minuti vengano conteggiati nell’orario finale e, quindi, retribuiti.
I 10 minuti che risultano dalla timbratura, come per magia, scompaiono dall’orario ma se non vengono prestati si trasformano in debito orario.
Ma sul tavolo ci sono anche altri problemi come spiegano i rappresentati sindacali: “Dalla firma dell’accordo nel 2009 ad oggi – commenta il Segretario Provinciale Fials Maria Grazia Rizza – ognuno dei 1500 lavoratori dell’Ospedale di empoli ha perso circa 140 ore di lavoro”. Sempre grazie a questi sindacati, gli Oss gli operatori socio-sanitari, in un giorno del loro orario indicato con il colore viola possono essere dislocati in qualsiasi reparto a discrezione dei coordinatori infermieristici indipendentemente dalla conoscenza del reparto, dei suoi pazienti e delle sue procedure anzi gli viene impedito di partecipare alle consegne, quelle informazioni che vengono scambiate tra operatori sanitari al cambio turno. Sul diritto alla salute, la medicina del lavoro dell’exASL 11 non sottopone annualmente molti dei dipendenti alla visita di controllo e, qualora i lavoratori volessero avvalersi della possibilità di ricorre alla Medicina del Lavoro su loro richiesta – come previsto dalla leggein particolare al comma c che tutela la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro – per situazioni di lavoro che possano aggravare il loro stato di salute non gli viene consentito. Solo l’Azienda concede l’autorizzazione su come e quando il dipendente può farsi visitare.
Per ultimo un problema che riguarda il parcheggio delle auto dei dipendenti “Il parcheggio di Via Alzaia, sul lungarno, è riservato ai dipendenti ma essendo lontano dall’ospedale, specialmente la notte, pone a rischio aggressioni i lavoratori, specie se donne, con una serie di episodi già accaduti – sottolinea con forza Rizza – chi volesse parcheggiare più vicino deve avvalersi del parcheggio degli utenti, al balzello di un euro al giorno più la tessera una tantum di 5 euro: 26 euro al mese, 312 euro l’anno sottratti dalle tasche di ogni lavoratore” Sulla vertenza in atto con la dirigenza dell’exASL 11 sull’orario di lavoro “rubato”, la Fials quale si è attiverà con una diffida all’ASL Centro affinché consideri orario i 10 minuti extra e restituisca quanto non riconosciuto. Se l’ASL Centro dovesse rispondere negativamente, la Fials procederà con un successivo ricorso al Giudice del Lavoro.