Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video

3 ottobre 2016 | 07:52
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Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video
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Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video
Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video
Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video
Officine Ristori, ‘Riflessione per le 2 ruote’ – Foto e Video

Una vertenza generale che riguardi le due ruote. Perché “non si possono accompagnare le aziende nella crisi per vederle chiudere, con i lavoratori che perdono l’occupazione”. Lo hanno proposto sindacati e sindaci durante una nuova manifestazione, oggi 3 ottobre, per le Officine Ristori.

I lavoratori hanno sfilato dalla fabbrica al ponte di Montecalvoli fino al centro del paese, dove i rappresentanti delle varie sigle sindacali hanno avuto modo di prendere la parola, insieme anche alle istituzioni, presenti con la sindaca di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella, che ha fatto da portavoce, il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ed il presidente dell’Unione Valdera Corrado Guidi. Al centro dei tanti interventi la necessità di scongiurare i 63 esuberi annunciati, al momento al centro di una trattativa che nei giorni scorsi ha dato qualche segno di speranza (leggi: Sorpesa Ristori: licenziamenti sospesi e trattativa riaperta), ma anche la richiesta di fare una riflessione generale su tutto il mondo delle due ruote, in un momento cruciale in cui, oltre alla crisi, vi è da parte della Piaggio la volontà di delocalizzare alcune produzioni

“Cercheremo di fare tutto quanto in nostro potere per dare voce a questa vertenza che oggi attraversa le nostre strade e lo fa in maniera civile e democratica” ha detto Ilaria Parrella nel suo intervento, riferendosi all’incontro che oggi pomeriggio le varie parti sociali avranno in Regione Toscana con il presidente Enrico Rossi e l’assessore regionale al lavoro e sviluppo economico Gianfranco Simoncini (leggi: Esuberi Ristori, il 3 ottobre doppio incontro in Regione).

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Dopo il passaggio sul ponte e la pausa nel centro di Montecalvoli basso, il corteo è ripartito girando intorno al piccolo centro abitato e sostando anche di fronte all’abitazione dei titolari dell’azienda al centro della vertenza. Il tutto, compostamente, sino al ritorno alla sede delle Officine, dove di fronte al cancello da ben 10 giorni va avanti il picchetto dei lavoratori a rischio. 

“É un bel messaggio quello che stiamo dando oggi” ha commentato il delegato sindacale dentro l’azienda. “Un modo per ribadire ancora una volta che noi non siamo assolutamente d’accordo con questo andamento e con questa politica aziendale. Oggi in Regione da Rossi e domani all’Unione industriale andremo a dire proprio questo. Crediamo prioritario tutelare i posti di lavoro e non accetteremo nessun abbassamento del numero fissato senza gli ammortizzatori sociali adeguati”.

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L’incontro in Regione
Nel pomeriggio la questione Ristori è arrivata in Regione, nel tavolo convocato dall’assessore regionale Gianfranco Simoncini insieme ai vertici dell’azienda e ai rappresentanti sindacali di Fiom e Uilm. Un inontro interlocutorio, in realtà, in vista del tavolo con l’Unione industriale convocato per domani a Pisa, nella quale si cercherà una soluzione in grado di garantire produzione e posti di lavoro, attenuando i costi sociali della riorganizzazione aziendale prevista dal piano concordatario. All’incontro hanno preso parte anche i sindaci Simone Millazzi di Pontedera, Ilaria Parrella di Santa Maria a Monte e il sindaco di Bientina Corrado Guidi in qualità di presidente dell’Unione dei Comuni della Valdera, insieme ai rappresentanti della società Ristori, si Confindustria e al commissario giudiziale.
Simoncini ha ribadito l’importanza di un confronto diretto fra azienda e sindacati, indispensabile per ridurre i costi sociali, facendo, se necessario, ricorso agli ammortizzatori. Il tavolo ha poi preso atto del fatto che, accogliendo la richiesta delle istituzioni, Confindustria ha fissato per domani un primo incontro. La Regione si è detta disponibile a riconvocare il tavolo sia nel caso in cui sorgessero problemi nel corso del confronto diretto, sia per svolgere funzioni di garante dell’accordo raggiunto, offrendo anche un supporto nell’accompagnare eventuali richieste di ammortizzatori sociali presso il Ministero.

Nilo Di Modica