CnaPisa: ‘Riaprire subito cantieri per opere pubbliche’

19 luglio 2016 | 19:52
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CnaPisa: ‘Riaprire subito cantieri per opere pubbliche’

John Maynard Keynes, uno dei maggiori, se non il principale economista del ventesimo secolo, teorico e in parte artefice della ripresa degli Stati Uniti dopo la crisi del ’29, sosteneva nella parte attuativa delle sue teorie che l’edilizia e in particolare quella pubblica, come altri settori in cui governi e amministrazioni sono costretti a investire, sia uno dei principali motori dell’economia consentendo di rimettere in circolazione denaro, anche se questo determina una momentanea svalutazione.

Una lezione di cui gli Stati Uniti di Obama hanno fatto tesoro immettendo denaro nel sistema pubblico e facendo ripartire anche l’edilizia. Una teoria che può essere vera per i macrosistemi economici, ma anche per le realtà più piccole. Non c’è quindi da stupirsi e forse sarebbe necessario anche riflettere, su questi aspetti, se la Cna di Pisa guidata dal presidente Matteo Giusti punta il dito proprio sulla stagnazione degli investimenti in opere pubbliche per l’edilizia e lancia un appello a comuni ed enti locali: far ripartire appalti e commesse pubbliche al più presto. Secondo la Cna infatti non sono solo gli effetti dai patti di stabilità e il prosciugamento delle risorse a disposizione ad aver falcidiato negli ultimi dieci anni il volume di commesse pubbliche.
Adesso infatti un ulteriore rallentamento è stato determinato dalla entrata in vigore del nuovo codice appalti, prima per le incertezze sulle norme, poi per le difficoltà di interpretazione di approcci anche molto innovativi rispetto al recente passato.
Per riflettere su questo delicato tema, ormai fondamentale per la ripresa dell’economica, Cna Pisa ha organizzato un appuntamento di approfondimento con esperti di livello nazione, aperto a imprese, amministratori e professionisti, per chiarire le maggiori novità e suggerire anche nuovi percorsi per la gestione degli appalti pubblici.
L’obiettivo secondo Giusti infatti deve essere aprire i cantieri subito. “Se non vengono aperti ora, – spiega il presidente di Cna – specie per lavori in esterno, poi sarà troppo tardi e non si saranno persi solo dei mesi ma un intero anno ( infatti il prossimo periodo utile a far ripartire l’edilizia pubblica si presenterà nella primavera 2017 ndr). Un rischio da non poter correre – sottolinea Matteo Giusti – perché le nostre imprese hanno bisogno della ripresa del mercato degli appalti per consolidare i timidi segnali di recupero del terreno perduto negli anni scorsi e ritrovare un po’ di fiducia. Ci sono aspetti in cui occorre trovare un momento di confronto fra i vari stakeholders (soggetti economicamente influenti o portatori di interessi economici) e individuare un punto di sintesi condiviso per accelerare verso il traghettamento al nuovo sistema di regole e far ripartire un mercato fondamentale non solo per l’edilizia ma anche per altri comparti di servizi e di forniture”.
Insomma Giusti lo dice da quando si è insediato alla presidenza della Cna oltre un anno fa, bisogna far ripartire l’economia degli appalti pubblici e quindi di tutto l’indotto edilizio, ma la politica sembra non riuscire a trovare la strada per mettere in atto quando gli operatori chiedono. Anzi prima il blocco del patto di stabilità, poi il nuovo codice degli appalti rischiano di spostare sempre più avanti la ripresa economica e la riapertura di un acceleratore della circolazione monetaria, gli appalti per le opere pubbliche. Un metodo che sembra perseguire un modello economico che alla fine, se da un lato scimmiotta le teorie del liberismo sfrenato di modello thatcheriano, dall’altro può troppo facilmente diventare un alibi per gli amministratori, mettendoli nella condizione perfetta di non fare scelte e non governare l’economia locale e lasciando che la stagnante monetaria uno degli effetti della crisi e le differenze tra ricchi e poveri si acuiscano sempre più. (g.m.)

Il programma del convegno
15 Registrazione partecipanti;
15,20 Apertura lavori, saluto Presidente Provinciale CNA Matteo Giusti.
15,30: Pierdanilo Melandro – Responsabile Dip. Affari Giuridici ITACA: “Dall’emanazione del nuovo Codice alla sua completa attuazione: quadro generale dello stato dell’arte”. Focus su:
“Aggregazione/centralizzazione stazioni appaltanti rischi e opportunità per le MPMI”
“il completamento della riforma- linee guida ANAC: a che punto siamo, quali questioni ancora aperte”
16,10: Prof. Avv. Pasqualino Albi – Diritto del Lavoro, UniPi
“Le norme anti-dumping sociale: i CCNL di riferimento, clausole sociali, appalti labour intensive”
16,30: Ing. Ciro Inserra – Esperto SOA e responsabile tecnico della sede di Firenze di SOATECH spa: “Gestione della fase transitoria e prime riflessioni”.
16,50: Andrea Serfogli ANCI Toscana: “Il punto di vista degli Enti Pubblici appaltanti: incertezze, difficoltà, opportunità”.
17,10: Antonio Chiappini – Responsabile Unione Costruzioni CNA Toscana: “Nuovo codice e MPMI: il punto di vista dell’Associazione, quali fronti ancora aperti?”
17,30 – 18,30: Domande e dibattito. Gli esperti risponderanno
alle domande/dubbi/perplessità dei presenti.
18,30: Andrea Nepi, presidente Regionale Unione Costruzioni CNA:
intervento conclusivo e chiusura lavori.
E’ gradita la registrazione tramite Eventbrite, form su www.cnapisa.it o su pagina FB CNA Pisa ; oppure scrivendo a una mail a perondi@cnapisa.it .