Relais Sassa al Sole, pausa di lusso guardando la Valdegola






La percezione è quella di un luogo appartato e discreto, dove il lusso risiede prima di tutto nella disponibilità del tempo. Nella possibilità di vivere il piacere di una dimensione serena e familiare, in una sorta di buen retiro che profuma di Toscana e che parla di San Miniato. Un angolo di paradiso affacciato sull’orizzonte della Valdegola, che si prepara ad aprire le sue porte con l’inaugurazione di questo mercoledì, 15 giugno.
È il nuovo relais Sassa al Sole, realizzato a pochi passi dalla località Genovini, a metà strada tra La Serra e Corazzano, in un piccolissimo borgo completamente rinnovato, raccolto in cima ad una collina ma quasi invisibile per chi proviene dalla valle. Eppure, basta percorrere la breve salita che parte da via Zara per raggiungere la nuova struttura. Un complesso turistico-ricettivo dotato di ristorante e centro benessere, che ovviamente saranno aperti anche per chi non alloggerà nel relais.
Un luogo che unisce raffinatezza e tradizione, in un connubio nato dalla volontà del signor Jacky Bertini insieme al figlio Gionatan, residenti a Santa Maria a Monte e soci della ditta Tecnoambiente di Ponte a Egola, che cinque anni fa hanno dato il via al progetto. “Attraverso la grande attenzione ad ogni dettaglio, l’obiettivo è stato quello di creare non un albergo ma piuttosto una casa, un luogo familiare, dove non esistono clienti ma solo ospiti”, afferma il direttore generale Claudio Antonelli, con una lunga esperienza alla guida di strutture ricettive in giro per l’Europa, adesso approdato a San Miniato per portare avanti la nuova scommessa voluta dai Bertini.
“La filosofia della struttura riflette un po’ il carattere dei suoi titolari – dice Antonelli -: siamo in un luogo appartato, discreto e familiare, dove ogni dettaglio è stato curato per essere espressione della Toscana e in particolare di San Miniato”. Dodici in tutto le camere del relais, per un totale massimo di 27 posti letto, arredate attraverso un accostamento tra desing e tradizione, dove i colori scuri e l’acciaio si perdono nel bianco e nelle tonalità burro della tradizione. Ogni camera è indicata con il nome di un personaggio femminile delle opere pucciniane e all’interno ciascun ospite troverà in regalo una riproduzione dei bozzetti che Dilvo Lotti ha dedicato a San Miniato.
Il relais dispone poi di una grande piscina esterna e di un centro wellness che sarà aperto anche agli ospiti non residenti: a disposizione sauna, bagno turco e vasche idromassaggio, inserite in un ambiente dall’atmosfera orientalizzante, in attesa dei servizi di trattamento che saranno attivi a partire da ottobre. Già da mercoledì, invece, aprirà i battenti il ristorante del relais, antistante alla piscina e arredato in stile belle époque, con tanto di sala meeting e terrazza esterna affacciata sul verde della campagna sanminiatese. Il relais, ovviamente, si presta alla perfezione anche per ospitare matrimoni e cerimonie, aprendo le porte ad un settore, quello del wedding, che vede San Miniato tra le mete preferite da chi, anche dall’estero, sceglie la Toscana per il fatidico sì.
“L’obiettivo è quello di coccolare il cliente, di farlo sentire a casa – riprende Antonelli – cercando di curare ogni particolare in modo da legarsi al territorio. Anche i profumi e le essenze sono stati accuratamente selezionati, così come la selezione di tè e tisane nelle camere e le rose che caratterizzano il giardino”.
Ed è proprio il giardino, del resto, uno dei pezzi forti del complesso, con la creazione addirittura di un piccolo “labirinto” di fiori nel quale si aprono sei “isole”: sei spazi appartati per chi cerca uno luogo tutto suo per la lettura e per il relax.
“Credo che il turismo ormai abbia bisogno di posti come questo – conclude Antonelli -. Luoghi nei quali l’ospite deve apprezzare prima di tutto la qualità della vita: è questa la nostra concezione del lusso”.