Un anno di Cuoio in Diretta. Dalla parte dei lettori

8 marzo 2016 | 15:33
Share0
Un anno di Cuoio in Diretta. Dalla parte dei lettori

Un anno fa, oggi. Per quella che è partita come una scommessa e, in 365 giorni di fatica e impegno quotidiano, è diventata una realtà, a dispetto degli scetticismi, di qualche rancore e di chi ancora non si rassegna al fatto che la concorrenza è la principale regola del mercato.

Un anno fa, dunque. Quando l’impegno, la passione, la capacità, lo scrupolo e la dedizione di Gabriele Mori, Elisa Venturi e Roberto Salotti hanno alzato il velo su questo quotidiano on line, Il Cuoio in Diretta, il secondo “esperimento” nella nostra regione di un prodotto realizzato e diretto da giornalisti professionisti, dedicato ai microterritori, alla cronaca, alla politica, alla cultura e allo sport di quelle realtà che nei quotidiani mainstream rischiano di trovare sempre meno spazio.
Qualcuno, sulle prime, ha pensato che fosse un azzardo e una follia scegliere un territorio così particolare, a cavallo fra due province eppure omogeneo dal punto di vista economico e sociale. Qualcuno ha sperato che fosse uno dei tanti fuochi di paglia dell’editoria on line, destinato a consumarsi nell’arco di pochi mesi, magari nell’arco di una campagna elettorale.
Non è stato così. E Il Cuoio in Diretta, grazie alla bravura e alla professionalità di chi lo regge e dei collaboratori (Giacomo Pelfer, Nilo di Modica, Serena Di Paola, Filippo Latini), grazie all’attenzione da parte delle istituzioni e dei tanti lettori, cresciuti esponenzialmente nell’arco dell’anno, si è radicato ed attestato come fonte attendibile di informazioni sempre approfondite e verificate. Di una informazione mai banale e sempre in grado di stimolare il dibattito sul territorio e far emergere problemi e criticità da risolvere.
Insomma, 365 giorni che non sono affatto passati invano e che ci sono da stimolo per continuare questa avventura e non fermarla qui. Altri territori ci attendono, altre avventure che ci permettano di raccontare, alla nostra maniera e senza condizionamenti, quello che accade nelle città e nelle province.
Grazie a chi ha percorso già questo cammino con noi, grazie a chi vorrà continuare a farlo.
Buona lettura.

Il direttore Enrico Pace