Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco

5 novembre 2015 | 20:19
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Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco
Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco
Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco
Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco
Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco
Orentano e Villa nuova Versilia, russi scoprono Castelfranco

E i russi, dopo Forte dei Marmi, scoprirono Orentano e Villa Campanile. Dopo una stagione tutta in crescita, il Ccn della Frazioni di Castelfranco tira le somme e scopre che il territorio compreso tra Orentano e Castelfranco piace agli stranieri e il modello di offerta turistica proposta tra storia, natura, magiar bene e campagna toscana, attraverso una promozione giocata tra social media, instagrammer e mezzi tradizioni anche grazie al traino di Expo 2015, funziona.

In poco meno di una stagione, il fatturato degli operatori del territorio, 46 soggetti economici, è cresciuto, dando riscontro a un’idea di indotto turistico in gran parte ancora da costruire, ma che conta già oltre 200 posti letto e varie strutture ricettive, tutte di tipo alternativo ai classici alberghi: un modello di turismo sostenibile a basso impatto ambientale e antropico, ma con un grande potere seduttivo per i turisti del nord Europa e del nord America. “Noi abbiamo pensato da subito che la nostra proposta turistica potesse calzare per le famiglie e in particolare per quei Paesi che non sembrano risentire pesantemente della crisi come noi – dice Stefano Barghini, il vicepresidente e responsabile della comunicazione del Ccn della frazioni di Castelfranco –. Abbiamo puntato su una promozione integrata: attraverso i social media abbiamo veicolato il nostro modello turistico e di accoglienza e inoltre abbiamo anche giocato sull’idea di Toscana che i nostri territori incarnano bene, come dimostra anche la scelta fatta per le immaginei della Toscana presentata ad Expo, dove una della quattro foto era stata scattata a Orentano (leggi qui Orentano e i suoi fagioli rappresentano la Toscana a Expo). Ora tiriamo le somme per le prime valutazioni e abbiamo deciso di presentare a tutti soci del Ccn, 46 operatori commerciali, due nuovi strumenti di promozione e di accoglienza del turista: la carta del territorio con tutte le attrattive che metteremo a disposizione di chi arriva da noi e da far veicolare al comune di Castelfranco nei circuiti di promozione e una brochure promozionale con foto e testi dove si racconta il nostro territorio, attraverso le immagini con tutta l’offerta turistica che abbiamo”. E in effetti la brochure presentata non è il solito pieghevole, ma un prodotto di alto livello qualitativo piacevole da tenere in mano e da sfogliare per la veste grafica, per l’altissima qualità della immagini curate da Raffaele Galligani e per i testi ben scritti e capaci di evocare al turista un’immagine di Toscana. Il tutto per continuare a scommettere sullo sviluppo turistico della zona. “Quello che abbiamo fatto fino ad ora è un embrione di progetto di sviluppo, la risposta è stata positiva – dice il presidente del Ccn Alessandro Vettori –, ma ora dobbiamo potenziare e migliorare la nostra offerta, se tutto continua così sicuramente centreremo altri obiettivi e metteremo a punto altre attrattive, a cominciare dal cibo. Ad esempio la prossima sfida sarà quella di riproporre il pane fatto con il grano originario della nostre zone, coltivato, raccolto e lavorato tra Orentano e Villa Campanile, insomma un po’ un’operazione simile a quella che abbiamo fatto con i fagioli che sta riscuotendo molto successo in termini di richiesta dal mercato locale”. Ma gli obiettivi del Ccn della Frazioni sono ambiziosi: “Una della prossime tappe è riuscire ad intercettare – dicono i vertici del centro commerciale naturale – i pellegrini della Francigena diretti a San Miniato e poi verso le altre tappe toscane, anche se questo è un segmento turistico diverso da quello su cui abbiamo lavorato fino ad ora e che vogliamo continuare a potenziare. Abbiamo visto infatti che da noi un turismo stanziale funziona per la centralità del territorio e per tutti gli altri aspetti, tanto che le permanenze medie sono intorno alle due settimane, ma c’è anche chi è arrivato a rimanere sul territorio fino a 21 giorni”.
La bochure è stata presentata in comune alla presenza del sindaco Gabriele Toti e dell’assessore Giulio Nardinellia, che oltre ad aver spiegato il senso politico di questa operazione, hanno anche rappresentato il principale partner economico della campagna promozionale e hanno sottolineato di essere pronti a ripetere esperienze di questo tipo, visti i risultati.

Foto di Raffaele Galligani

Gabriele Mori