Tnt, salvi tutti i posti di lavoro

6 agosto 2015 | 17:05
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Tnt, salvi tutti i posti di lavoro

Si è svolto ieri (5 agosto) l’incontro convocato dal ministero del lavoro per la procedura di mobilità aperta dall’azienda Tnt Global Express il 23 giugno a seguito del mancato accordo in sede di associazione datoriale. La vertenza, dopo le mobilitazioni delle scorse settimane (tra cui quella dei lavoratori dei punti di Calenzano, Pisa e Empoli: forte nella vertenza il contributo dalla Toscana, che conta circa 500 lavoratori per Tnt tra diretti e indiretti), si è conclusa con l’accordo ministeriale che prevede la concessione della cassa integrazione in deroga che inizierà l’ Settembre per quattro mesi, fino al 31 dicembre e interesserà nel complesso per via della rotazione 639 lavoratori. Gli esuberi dichiarati inizialmente dall’azienda di 239 unità si sono quindi ridotti a 223. Prevista poi la mobilità con l’unico ed esclusivo criterio della non opposizione, ovvero volontaria ed incentivata, anche per i lavoratori fuori dal perimetro e la ricollocazione dei lavoratori e l’outplacement per coloro che volontariamente usciranno.

Inoltre è stato siglato un accordo a latere fra sindacati e azienda per la gestione di questa fase che prevede la disponibilità di posti per la ricollocazione pari a 50 unità lavorative di cui 41 part-time, oltre ad altre attività che saranno individuate con il confronto territoriale/filiale con sindacati e Rsa; le indennità per chi si trasferisce volontariamente e/o trasforma il rapporto di lavoro da full time a part-time e gli incentivi economici per esodo volontario.
Le segreterie nazionali e regionali di categoria (Cgil, Cisl, Uil) e la delegazione sindacale ritengono “che l’accordo salvaguardi il lavoro e i lavoratori, infatti nessun licenziamento verrà effettuato e, fra l’altro, in una fase molto delicata dell’Azienda, dovuta al processo di acquisizione da parte di Fedex. Si è affermato con la conclusione positiva della vertenza il ruolo centrale della contrattazione sindacale che ha contrastato un approccio aziendale poco consono alle normali relazioni industriali”.