La riforma e la semplificazione devono passare anche dalla riorganizzazione della Camere di commercio.
Questo il pensiero di Confcommercio Pisa che si dice favorevole all’unificazione dell’ente camerale pisano con quello di Lucca e Massa Carrara: “E’ una ipotesi che consideriamo positivamente – dice il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli – proprio alla luce della riforma e in virtù di una maggiore efficienza del sistema. Stentiamo a capire polemiche, dubbi, perplessità. Difendere a spada tratta il proprio orticello non è certo segno di lungimiranza. La razionalizzazione di costi, sedi e poltrone, non necessariamente significa mettere a rischio il sistema. Al contrario, può agevolare un meccanismo virtuoso di positiva concorrenza tra territori, in cui ad essere premiate saranno l’efficienza, la tempestività, la capacità di fare rete. Su questo, come Associazioni di categoria, abbiamo un compito e una responsabilità che noi consideriamo fondamentali”.
“Il sistema camerale – continua il numero uno di Confcommercio Pisa – il sistema camerale andava riformato in direzione di una razionalizzazione dei costi e di una maggiore efficienza degli interventi sul territorio. Era impensabile continuare ad andare avanti con le attuali 104 Camere di Commercio, in un contesto a macchia di leopardo, in cui mentre alcune di esse hanno giocato un ruolo positivo nello sviluppo delle imprese dei loro territori, dall’altro esistono realtà il cui scopo dell’ente sembrava ridursi ad una pura e semplice gestione di un potere autoreferenziale”.