Arci invoca il “Cessate il fuoco”: presidio a Pisa per la pace

Appuntamento sabato prossimo alle 18 in piazza Ciro Menotti
“Cessate il fuoco, questo è il momento”. Arci Pisa, sabato prossimo alle 18 in piazza Ciro Menotti, organizza un presidio per la pace.
“L’attuale escalation di violenza in Israele e in Palestina è senza precedenti. Sono già migliaia le vittime civili da entrambe le parti e la situazione umanitaria è drammatica – spiegano gli organizzatori -. Condanniamo inequivocabilmente gli attacchi perpetrati da Hamas in Israele: i crimini di guerra compiuti da Hamas e altri gruppi armati, le uccisioni sommarie di civili, i rapimenti e il lancio indiscriminato di razzi verso Israele non sono giustificabili in nessuna circostanza. Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese. Allo stesso tempo, nella Striscia di Gaza, stiamo assistendo a una delle più disperate crisi umanitarie, che sta colpendo milioni di persone, che già erano sottoposte a condizioni estreme da anni di occupazione illegale”.
“Condanniamo l’azione militare di terra da parte del governo israeliano che colpisce indiscriminatamente la popolazione inerme della Striscia di Gaza con metodi di rappresaglia inaccettabili che finiscono per togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione già stremata, bombardando obiettivi civili come campi profughi ed ospedali – si aggiunge -. Questa crisi umanitaria avrà conseguenze su larga scala. I gruppi armati palestinesi di Hamas hanno commesso crimini di guerra e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia, ma la punizione non può e non deve essere estesa collettivamente a tutti i civili di Gaza. La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia tra i palestinesi che tra gli israeliana è assoluta. E’ evidente per di più il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente in uno scenario internazionale già fortemente provato dalle numerose crisi di guerra. La società civile ha il dovere di rimettere al centro della discussione l’importanza del diritto internazionale e la necessità di alzare la voce per difendere la dignità ed i diritti umani di tutte le persone coinvolte nel conflitto”.
Per questo viene chiesto: “Corridoi umanitariper permettere l’accesso a cibo, acqua, carburante, forniture mediche, elettricità e aiuti umanitari per tutta la popolazione; invitare tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario che vieta attacchi contro civili ed obiettivi civili, attacchi indiscriminati e sproporzionati, punizioni collettive, presa di ostaggi e rapimento di civili; un immediato cessate il fuoco che permetta all’Agenzia delle Nazioni Unite di operare in sicurezza, proteggendo la popolazione di Gaza e alla diplomazia internazionale di avviare subito concreti negoziati di pace.Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, convivenza, pace giusta e duratura. Riprendiamo per mano la pace”.