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“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano

14 agosto 2023 | 08:08
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“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano
“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano
“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano
“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano
“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano
“Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta”: 45mila bignè e uno spettacolo di luci hanno fatto sognare Orentano

Attenzione particolare ai bambini, di ogni età

“Abbiamo voluto stupire, pensando anche ai veri protagonisti di questa Festa, i bambini”. Ad oltre 53 anni da quella ormai leggendaria prima edizione, il Dolcione della Festa del Bignè continua a regalare sorprese a Orentano, dove nella tarda serata di domenica il castello dei sogni della Disney preparato dagli esperti artigiani orentanesi ha sfilato come sempre in corteo lungo il centro della frazione, a chiusura della manifestazione organizzata dall’Ente Carnevale dei Bambini.

Mega Dolce che, non scontentando le attese, ha anzi sorpreso tutti per dimensioni e per la maestria con la quale è stato costruito: un carro di un’altezza di circa 6 metri, una larghezza di 4 ed una lunghezza di 12, raffigurante il castello più celebre del mondo della fantasia, il simbolo della Walt Disney Company, a 100 anni dalla nascita. Una “macchina dei sogni” a lavoro da un secolo che, con i suoi personaggi più celebri, è stata anche protagonista di una piccola sfilata di maschere dedicate, a corredo del carro nel suo viaggio nel corso del paese.

“Il Pegaso dell’anno scorso – spiega il presidente dell’Ente Carnevale Maurizio Ficini -, con lo stemma della Regione Toscana, si sviluppava attraverso minori superfici. Con questo bel castello siamo tornati per certi versi ai numeri delle storiche edizioni dedicate a cattedrali ed edifici storici”. In numeri, qualcosa che si aggira attorno ai 45mila bignè, oltre al notevole lavoro di carpenteria per la struttura interna. Fra le sorprese di quest’anno, anche la capacità di stupire attraverso uno spettacolo decisamente inaspettato, quello concesso al pubblico alla fermata del carro in piazza Roma: un Dolcione in grado di sviluppare alcuni movimenti, un po’ come un carro del carnevale di Viareggio, con tanto di giochi di luce. “Abbiamo voluto lasciare a bocca aperta le persone e soprattutto i bimbi. Cerchiamo sempre di fare qualcosa di più. Un dolce particolare che fonde benissimo i tanti aspetti che caratterizzano da sempre la nostra Festa, che come ricordiamo è proprio dedicata ai più piccoli e al loro mondo”.

Come sempre, clou della serata è stata la distribuzione ai presenti del dolce “tappeto” di pan di spagna e farcitura alla base del carro, omaggio, come tutto l’evento che si ripete ormai da 53 anni, ad una storia che inizia da lontano, addirittura dal dopo guerra, e arriva ai giorni nostri arricchita dell’amore e del ‘mestiere’ che negli anni tanti giovani orentanesi hanno maturato nelle grandi città italiane. Ragazzi che, una volta partiti a dar man forte ai compaesani, sono diventati bravi, eccellendo soprattutto nelle arti culinarie e dolciarie: a Roma, negli anni Ottanta, si contavano circa 300 pasticcerie con titolari originari di Orentano e ancora oggi alcune delle attività più rinomate della capitale hanno per titolari persone originarie del paese toscano. Ma bravura e fortuna non hanno scalfito l’amore per il paese.
“Il primo ringraziamento – ha detto non a caso il sindaco Gabriele Toti – va proprio a loro che lo scorso anno sono stati in grado di rinnovare questa manifestazione così importante per la comunità, in occasione della ripartenza post Covid, e oggi dimostrano che si deve sempre andare avanti, in onore di Orentano e della sua storia”.