Il Soroptimist celebra la donna, tra vita monastica e danza

Con l’augurio che “in tutti gli stati del mondo, possano danzare liberamente in pubblico”
A conclusione del mese di marzo, nel corso del quale si svolgono manifestazioni ed eventi legati alla celebrazione della Giornata internazionale della donna, il club Soroptimist Valdarno Inferiore ha organizzato un pomeriggio dedicato a due aspetti opposti che appartengono alla cultura “femminile”: la vita monastica e la danza. L’appuntamento è per sabato 1 aprile alle 16.
Ospiti della Fondazione Conservatorio di Santa Chiara di San Miniato, che appunto trova la sua sede nell’antico convento delle monache clarisse del XIII secolo, in via Roma 15, tutti i presenti potranno partecipare ad una visita guidata del Museo del Conservatorio di Santa Chiara che comprende la chiesa esteriore, la cappella dedicata a Santa Maria Maddalena e alcune stanze nelle quali è presente una ricca raccolta formata nei secoli con le doti delle ragazze che prendevano i voti, con i doni delle famiglie delle Clarisse, con i ricami eseguiti dalle monache.
A seguire, nella sala “Mario Luzi” del Conservatorio, il gruppo di danza spagnola Lo Que Soy, guidato dalla maestra Maria Teresa Spinelli interpreterà una delle danze che per secoli, in Europa, ha maggiormente rappresentato la libertà di espressione e l’integrazione di una cultura marginalizzata, quella dei gitani, tanto da meritare nel 2010 la dichiarazione di Patrimonio immateriale dell’Umanità.
Con la consapevolezza che l’arte della danza flamenca costituisce costruzione del proprio spazio e affermazione di sé, la presidente del Club Soroptimist Alessandra Neri augura “che tutte le donne, in tutti gli stati del mondo, possano danzare liberamente in pubblico”.