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“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura

20 settembre 2022 | 14:02
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“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura
“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura
“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura
“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura
“Sostenibilità e cambiamento climatico al centro della vita”: ecco Gaia, il festival delle arti per la cultura

L’obiettivo è dare occasioni e spunti per confrontarsi sulle tematiche di fondamentale necessità per il futuro

“Credendo fortemente alla necessità, non più derogabile, di mettere al centro delle nostre vite le tematiche della sostenibilità e del climate change, i cui effetti negativi sono ogni giorno più evidenti, riteniamo che il teatro, il cinema, le arti non possano esimersi dalla responsabilità di farsi a loro volta promotori di quel processo di ripensamento e di cambiamento necessario della società, un cambiamento che, inevitabilmente, deve essere anche culturale”. Nasce da qui, come spiega il direttore artistico Enrico Falaschi, la prima edizione di Gaia, festival delle arti per la cultura della sostenibilità.

Dal 22 settembre all’1 ottobre 2022 a San Miniato e a Fucecchio, è organizzato dal Teatrino dei Fondi, con il sostegno dei Comuni di San Miniato e di Fucecchio, della Regione Toscana, del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana, della Fondazione Cr Firenze.
A partire dal festival Contemporanei Scenari, il Teatrino dei Fondi ha sentito l’esigenza di rinnovarsi e di volgere le iniziative a un unico e urgente filo conduttore: la sostenibilità affrontata come modello culturale, economico e sociale. Il festival multidisciplinare delle arti con gli appuntamenti di teatro, cinema, un’immersione poetica nella natura e laboratori si pone l’obiettivo “di porre occasioni e spunti per confrontarsi sulle tematiche di fondamentale necessità per il nostro futuro”.

“Un’occasione – per il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli – per riflettere attraverso il teatro, il cinema e i laboratori sull’urgenza della sostenibilità economica, sociale e ambientale nella nostra società. Un festival multidisciplinare che accogliamo con grande entusiasmo e, come lo storico Festival che per anni ha rappresentato un punto di incontro fra Fucecchio e San Miniato, Contemporanei Scenari, si svolgerà in parte anche nel nostro Teatro Pacini, dove insieme ai laboratori dedicati ai più piccoli si terranno due proiezioni importanti come Una scomoda verità con l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore ed il film che ritrae la giovane attivista Greta Thunberg nella sua sfera pubblica e privata”.

Il nostro, continua, è “Un pianeta malato, che come possiamo immaginare lo si può curare in tanti modi: con la politica, l’economia, le scelte che siamo chiamati tutti a fare. Ma anche coltivando attraverso l’arte e la cultura una sensibilità sempre maggiore sul ‘tema dei temi’, quell’ambiente che sarà protagonista di tutti gli spettacoli”.

Si parte giovedì 22 settembre alle 20,30 all’auditorium San Martino a San Miniato il Teatro delle Ariette/Luigi Dadina-Teatro della Albe, presentano Pane e Petrolio – dedicato a Pier Paolo Pasolini, di Paola Berselli, Luigi Dadina e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Luigi Dadina, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, uno spettacolo che pone al centro un mondo oggi apparentemente scomparso, uno spazio intimo e condiviso con gli spettatori. Da molti anni Luigi Dadina, Paola Berselli e Stefano Pasquini seguono un sentiero teatrale che li allontana dalle ribalte più alla moda e dai velluti dei teatri, per avvicinarli alla provincia, agli operai, alla terra, agli animali da cortile, al cibo preparato con le mani. Viaggiando su binari differenti ma paralleli, hanno trovato nel teatro, quell’incontro semplice tra le persone che brucia intorno a un’ideale.

Il titolo Pane e Petrolio, dedica a Pier Paolo Pasolini, anticipa il senso di un incontro preparato nel tempo in cui emerge la radice comune delle loro storie, le origini umili di figli di un mondo contadino e operaio che oggi, nel velocissimo presente, sembra superato.
Venerdì 23 settembre alle 21:00 all’Auditorium San Miniato è la volta di Dati sensibili: New Constructive Ethics di Ivan Vyrypaev, traduzione, regia e interpretazione di Teodoro Bonci del Bene, una produzione Teatro Nazionale di Genova. Qui Ivan Vyrypaev immagina che un’organizzazione di scala mondiale conduca un’indagine sociologica, interrogandosi sulle possibilità di una nuova etica. Le interviste, sviluppate in modo inaspettato e provocatorio, vengono sottoposte agli spettatori, nella scrittura vorticosa di questo esponente di spicco della drammaturgia russa contemporanea. Seduto su uno sgabello, Teodoro Bonci del Bene, attore, traduttore e regista – che da anni segue da vicino il lavoro di Vyrypaev – interpreta tutti i personaggi, sdoppiandosi nel gioco tra chi formula le domande e chi è chiamato a dare risposte.

Venerdì 23 settembre alle 22,30 al Circolo Cheli La Ribalta Teatro va in scena con il nuovo lavoro Il Pelo nell’Uovo, uno spettacolo di Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani, con Alberto Ierardi e Giorgio Vierda, che tratta, con ironia e comicità, della produzione del cibo, tema cardine dello sviluppo sostenibile e mette in luce le umane contraddizioni relative alla questione alimentare. Lo spettacolo nasce dall’esigenza di confrontarsi con il nostro modo di mangiare: quanto la nostra alimentazione può essere impattante sull’ambiente? Come due antropologi clown, i due attori si divertono a giocare intorno al rapporto culturale e sociale tra essere umano e cibo.

Sabato 24 settembre dalle 17 a San Miniato si può intraprendere un’immersione poetica nella natura, con l’iniziativa dal titolo Come gli alberi, da un’idea di Ilaria Gozzini. È un percorso in cammino nella natura, con osservazione e consapevolezza, respiro e ascolto, e inserti narrativo-poetici, ispirandosi al legame che le piante riescono ad avere fra di loro e con gli altri esseri viventi, compreso l’uomo, ed alla comunicazione sottile che avviene quando si entra in contatto con la natura. I partecipanti saranno accompagnati da una guida poetica attraverso un percorso semplice a piedi, scendendo dal centro di San Miniato verso l’antica via dei Carbonai, per scoprire i paesaggi verdi intorno al paese, fra tratti di boschi e ulivi, spazi aperti e sguardi panoramici.

Sabato 24 settembre alle 21 all’Auditorium San Martino a San Miniato è in prima nazionale Norilsk, scritto da Enrico Falaschi e Giorgio Vierda, con Giorgio Vierda, per la regia Enrico Falaschi. Partendo dalla storia dello Spartak Mosca e dalla saga dei fratelli Starostin, che fondarono la squadra più amata dagli operai russi e convinsero Stalin a organizzare una partita di calcio sulla Piazza Rossa, lo spettacolo, si intreccia con le vicende politiche del U.R.S.S. e del gulag di Norillag, nella Siberia del nord, dal quale è nata la città chiusa di Norilsk, dove l’estrazione e la lavorazione di carbone, nickel e di altri minerali ha provocato e provoca un impatto ambientale di proporzioni mondiali ancora oggi irrisolto.

Sabato 24 settembre alle 22,30 al Circolo Cheli il Collettivo BALADAM B-SIDE presenta Surrealismo Capitalista e mette in scena un compendio di derive della società odierna, utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Lo spettacolo, che ha ottenuto la selezione speciale per il premio Scenario 2021, prende in esame l’innestarsi di meccaniche neoliberiste in ambiti idealmente refrattari al culto del profitto, in particolare cultura, assistenza, relazione e realizzazione di sé.

Da lunedì 26 settembre il festival si sposta a Fucecchio, al Teatro Pacini.
Lunedì 26 e martedì 27 settembre dalle 16,30 alle 23 hanno luogo i laboratori teatrali dal titolo La Sostenibile leggerezza dell’essere, a cura di Claudio Benvenuti e Sergio Bulleri. I bambini e i ragazzi di varie fasce di età (4-6 anni, 7-11 anni, 12-18 anni e under 25 anni) affronteranno in un percorso teatrale gratuito le diverse tematiche del festival: sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Mercoledì 28 settembre alle 21:30 è una serata, introdotta da Gabriele Rizza, dedicata alla proiezione del film documentario Una scomoda verità. Una minaccia Globale, diretto da Davis Guggenheim, che affronta il problema delriscaldamento globale e dell’informazione legata ai cambiamenti climatici e ha come protagonista è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore.

Giovedì 29 settembre alle 21,30 la Ribalta Teatro sale sul palcoscenico con il Settimo Continente, di e con Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani, uno spettacolo che affronta, con momenti di ilarità, la tematica ambientale: la plastica e le sue conseguenze relative all’accumulo e allo smaltimento.

Venerdì 30 settembre alle 21,30 proseguendo con gli appuntamenti dedicati al cinema, verrà proiettato I Am Greta, film diretto da Nathan Grossman, che ritrae la giovane attivista Greta Thunberg nella sua sfera pubblica e privata. Presenta il film Gabriele Rizza.
Sabato 1 ottobre alle 21:30 chiude il festival la compagnia Controcanto Collettivo, che ha recentemente ottenuto il Premio Hystrio Iceberg, con lo spettacolo Salto di Specie ideazione e regia di Clara Sancricca, con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovannetti, Andrea Mammarella, Emanuele Piloner e Clara Sancricca. È un’indagine sul tema dell’empatia tra esseri viventi e sui meccanismi che ne favoriscono o ne arrestano il flusso. La relazione tra uomo e animale nella nostra porzione di mondo vive in certo senso di un paradosso: al rapporto stretto e quasi filiale che spesso l’uomo instaura con alcune specie animali fa da contrappunto lo sfruttamento indiscriminato e indifferente che riserva ad altre.