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“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione

19 settembre 2022 | 11:22
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“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione
“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione
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“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione
“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione
“Ho imparato tanto dai miei ragazzi”, che arrivano in 150 per festeggiare la sua pensione

Alla fine è diventata la festa del Cattaneo, con le classi tornate a riunirsi anche dopo 30 anni

Era nata come la festa per il pensionamento della professoressa di tedesco Elena Marianelli, ma è diventata una grande festa degli ex alunni dell’istituto tecnico Carlo Cattaneo di San Miniato. Perché lo scorso fine settimana, in un locale nelle campagne di Montopoli Valdarno, si sono presentati 150 ex alunni della prof Marianelli, oltre a una quindicina di ex colleghi docenti.

In servizio al Cattaneo dal 1986, la prof ha portato la prima classe al diploma nel 1990, l’ultima proprio quest’anno, nel 2022 e di tutte le classi c’era qualche rappresentante. Ovviamente non tutti hanno potuto partecipare, anche se una ex alunna è arrivata da Parma apposta per la serata, ma molti si sono fatti comunque vivi con la professoressa. “Fiori – racconta – sono arrivati da Colonia, dove una mia ex alunna di Ponte a Egola si è sposata con un tedesco e insegna all’università. In 3 vivono e lavorano stabilmente e con successo in Germania. Per me è una bella soddisfazione”.

Come bella è la soddisfazione di avere tanti ex ragazzi, ormai uomini e donne, che le hanno dedicato una serata, approfittando per rivedersi tra loro. “E’ stato strano – ha notato la professoressa – vedere come, a mano a mano che arrivavano, si ricomponevano le classi. Poi me lo hanno detto: Sa prof quante volte si dice di ritrovarsi, di non perdersi di vista, ma poi non si fa mai. Questa volta c’è riuscita”. Perché se la voglia di stare insieme c’era, complice una sera di fine estate, si è creata anche l’occasione.

“Inizialmente Eleonora (maturità 2005), Veronica (2012), Barbara (1992) e Camilla (2022) volevano farmi una festa a sorpresa. Ma poi la cosa si è ingrandita e sono venuta a saperlo. Allora mi sono messa con loro a fare mente locale per trovare tutte le classi. Trovato un referente per classe, la macchina si è messa in moto”. E lei li ha riconosciuti tutti, chi per nome e chi per cognome, ma ha dato la certezza a ciascuno dei suoi ragazzi di averlo ancora nel cuore.

“Quando il gestore del locale ha saputo cosa stavamo organizzando – racconta poi la professoressa ancora emozionata – è stato carinissimo e ha contattato per noi un gruppo che ha suonato alla serata. E’ bello come le energie si mettono in moto”. E hanno dato vita a una serata amarcord, con i ragazzi che sollecitavano la prof con mille “Si ricorda quella volta” e lei pronta con un altro episodio ancora, di quelli vissuti in classe ma anche negli scambi in Germania.

Li ho presi in prima superiore bimbi, li ho lasciati in quinta già uomini e donne e mi immaginavo cosa sarebbero diventati. Oggi, anche 20 anni o più dopo, li ritrovo con le loro vite, le loro famiglie, i loro sogni realizzati e altri nuovi da realizzare. Se tornassi indietro, rifarei questo altre mille molte: il mio è il mestiere più bello del mondo. Mi è dispiaciuto tanto lasciare, proprio tanto. A volte sembra un mestiere difficile ma anche quando sento i miei colleghi che si lamentano, io continuo a pensare che è il mestiere più bello del mondo.

E di più al Cattaneo: il Cattaneo era il Cattaneo. Lì ero felice e stimolata. Magari al liceo avrei potuto insegnare letteratura, ma l’umanità che ho trovato in questi ragazzi mi ha stupita. Al Cattaneo c’è molta attenzione ai ragazzi e alla formazione a tutto tondo”. E l’attenzione c’è anche per i docenti da parte dei ragazzi, che hanno risposto in massa alla chiamata. Compresi quelli delle terze, le ultime classi della prof Marianelli, che hanno partecipato alla serata come volontari di segreteria, appuntando nomi, recapiti e classi di tutti i partecipanti.

“I ragazzi mi hanno sempre detto che sono severa, ma venivano da me a confidarsi e chiedere consigli: gli anni delle scuole superiori non sono facili ed è stato bello accompagnarli. Da alcuni sono andata al matrimonio e al battesimo dei figli. Il tedesco aiuta tanto nel lavoro qui in zona, quindi lo devono imparare bene e per questo io sono stata severa, nel senso che ho preteso molto. Ma ho sempre avuto rispetto per gli alunni e penso che questa occasione sia il riconoscimento di questo.

Ai miei colleghi, soprattutto quelli più giovani, raccomando di essere umili e rimettersi ogni volta in discussione perché c’è sempre da imparare: io ho imparato tanto dai miei ragazzi. Mi hanno fatto crescere”.