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“Non c’è tartufo senza ambiente sano”, la sostenibilità al centro della 51esima Mostra Mercato

26 luglio 2022 | 22:45
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“Non c’è tartufo senza ambiente sano”, la sostenibilità al centro della 51esima Mostra Mercato
“Non c’è tartufo senza ambiente sano”, la sostenibilità al centro della 51esima Mostra Mercato
“Non c’è tartufo senza ambiente sano”, la sostenibilità al centro della 51esima Mostra Mercato
“Non c’è tartufo senza ambiente sano”, la sostenibilità al centro della 51esima Mostra Mercato

San Miniato ha presentato il suo evento principe. “Schema di massima aperto ai suggerimenti. Vorremmo estendere le iniziative ai diversi spazi della città”

Uno schema in fase di definizione c’è già. Ma l’incontro, oggi martedì 26 luglio a Palazzo Grifoni a San Miniato, è servito anche per raccogliere ulteriori suggerimenti volti al miglioramento. Come tema principale è stata scelta la sostenibilità ambientale, perché non esiste tartufo buono senza ambiente sano. Un tartufo, per usare uno slogan, che è “prezioso come l’ambiente”. Sicuramente un tema in linea con i tempi che corrono e spunto di riflessione nella connessione tra cibo e situazione ambientale.

La preview è servita a San Miniato Promozione per presentare la 51esima Mostra Mercato del Tartufo bianco di San Miniato, evento principe della stagione sanminiatese. L’evento si svolgerà all’interno di un quadro di marketing complessivo (delineato dal professor Francesco Dini, membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione), che individua delle strategie ben chiare per promuovere la Città della Rocca e le sue eccellenze (tra cui, appunto, il tartufo bianco).

Presenti le autorità locali, i rappresentanti dei Comuni limitrofi del distretto e i portatori d’interesse delle varie realtà coinvolte. La presentazione ha avuto come gradito ospite anche il presidente della Regione Eugenio Giani.

“Siamo partiti dall’analisi dei risultati della 50esima Mostra Mercato del Tartufo bianco, che tutto sommato sono stati molto positivi considerando che è stata organizzata in tempi brevi a causa della pandemia – afferma Marzio Gabbanini, presidente di San Miniato Promozioni -. Sicuramente, però, ci sono state criticità e situazioni da migliorare. Quindi noi siamo disponibili e aperti a indicazioni e consigli per eliminare le criticità dello scorso anno, tant’è che abbiamo già iniziato a incontrare in modo settoriale tutte le associazioni coinvolte nella manifestazione che contribuisco alla buona riuscita della mostra”. A proposito del tema della mostra, Gabbanini aggiunge: “L’anno scorso, nel 2021, la è stata declinata al femminile, mentre quest’anno il filo conduttore sarà la sostenibilità ambientale che è un argomento di importante attualità. Lo abbiamo deciso a partire dalla consapevolezza che il tartufo cresce in un terreno e ambiente sano. Da qui sono nate tutta una serie di proposte a favore di ambiente e tartufo, così come degli altri prodotti territoriali”.

Gabbanini ha anche annunciato che la Fondazione si sta dotando di un logo marchio della mostra, di cui esistono tre versioni che si possono prestare a diversi compiti; parallelamente è allo studio pure un nuovo manifesto per la 51esima edizione con una grafica moderna, con la possibilità di variare ogni anno per qualificare al meglio le iniziative proposte. Questo perché tutte le proposte inerenti all’edizione 2022 dovranno essere focalizzate sull’attenta promozione dell’economia locale e anche del territorio. “Per questo – prosegue Gabbanini – pur nelle tante difficoltà che comporta l’organizzazione degli spazi cittadini, San Miniato resterà lo spazio privilegiato della Mostra e di tante altre proposte annuali, così da permettere una conoscenza sempre più approfondita delle bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche della Città. Questo senza dimenticare l’importanza delle varie iniziative nelle frazioni, che conferiscono valore aggiunto al territorio; a tale scopo le sosterremo ancora di più, anche con il supporto di dépliant illustrativi”.

Analizzato anche un ulteriore aspetto un altro aspetto dal presidente di San Miniato Promozioni: “Vorremmo, pur mantenendo una dislocazione essenziale ormai consolidata, in occasione delle precedenti edizioni, estendere le iniziative ai diversi spazi della città, nella consapevolezza di quanto questo ponga problemi e difficoltà nella gestione della sicurezza. Anche qui vorremmo ascoltare i suggerimenti di istituzioni, associazioni e categorie”.

Per offrire una Mostra sempre più attrattiva, la Fondazione San Miniato Promozione, sostenuta economicamente dall’amministrazione comunale, si impegna a reperire ulteriori risorse regionali, nazionali ed europee.  E fra gli obiettivi a medio termine c’è anche quello di organizzare a San Miniato un convegno sulla politica regionale del tartufo. Per quanto riguarda la parte tecnica del marketing è intervenuto il professore universitario Francesco Dini, specificando che sono quattro le direttrici che l’organizzazione ha valorizzato, ovvero: il tartufo di san miniato (Tartufo tutto l’anno e la 50esima Mostra Nazionale Tartufo bianco di San Miniato), le eccellenze gastronomiche della città, la rete della ristorazione e la rete dell’ospitalità. Semplificando così la struttura entro cui muoversi e orientarsi nel progetto di valorizzazione del territorio e del pregiato prodotto.

Al termine della parte tecnica, ha preso la parola anche il presidente Eugenio Giani: “Passato lo spartiacque dell’edizione numero 50 con tutte le difficoltà dettate dal Covid, San Miniato si conferma come capitale regionale del tartufo ma ha anche un ruolo di primo piano in tutto il contesto nazionale. Ricordiamoci che il più grande tartufo del mondo è stato trovato a Balconevisi e donato da un commerciante di Alba al presidente degli Stati Uniti nel Dopoguerra. Vedo la volontà di far fare un ulteriore salto di qualità alla Mostra e garantisco tutto il mio impegno per quanto riguarda l’aiuto che può dare la Regione nel promuovere il tartufo di San Miniato”.

A chiudere il sindaco Simone Giglioli: “Il tartufo è uno dei volani della nostra economia enogastronomica e attrae turismo. L’idea di questa preview è un segno di voler tornare alla normalità, cercando di programmare con sufficiente anticipo l’evento clou di San Miniato: la Mostra”.