BackDoor, suoni e parole selvagge sul retro della Casa del Popolo

Il festival a Castelfranco di Sotto dal 2 febbraio
Il debutto è affidato a Sarah Davachi, il 2 febbraio. Poi, in 5 appuntamenti fino al 22 marzo, la Casa del Popolo di Castelfranco di Sotto ospiterà il BackDoor Suoni e Parole Selvagge, festival nato dall’incontro di un gruppo di amici “che amano suoni e parole di artisti che hanno dedicato la loro vita alla ricerca sfrenata della bellezza che è in ognuno di noi”.
Il festival ospiterà musicisti e scrittori portatori di aperture a nuove contaminazioni artistiche ed altre espressioni selvagge. Gli appuntamenti della II edizione – dopo il successo dell’anno scorso, con ospiti Simon Finn, Buck Curran, Paolo Ciampi, Luca Buonaguidi e Salvatore Setola e la sala sul retro sempre gremita e attenta – sono la proposta ideata da Roberto Banchini, Andrea Lippi, Luca Buonaguidi, Marco Puccioni, Cristian Pardossi, Michele Tromba, Filippo Caroti, Simone Conforti, Alessandro Corsi, Gianni De Angelis, Fulvio Rosselli, Orlando De Angelis e organizzata attraverso l’Arci e la Casa del Popolo di Castelfranco di Sotto.
L’iniziativa a ingresso gratuito vuole “offrire un rifugio a chi cerca sentieri alternativi dove ricercare, sperimentare, uscire dai sentieri già battuti, con un nome che è già un manifesto, un riferimento alla porta sul retro, quel passaggio che in tanti film è la via per la libertà e che si riferisce anche al luogo che ospiterà gli eventi”. La Casa del Popolo si, ma nella sala sul retro. Backdoor vuole essere uno spazio “aperto al cambiamento nella provincia cronica, la via di fuga quando davanti alle altre uscite ti aspetta il baratro della normalità stordente, la porta sul retro che apre a un nuovo inizio.