Crescono le imprese in provincia di Pisa, saldo positivo di 50 nei comuni del Cuoio. Traina Montopoli Valdarno con +16

Segno più in tutti i comuni del Valdarno, ma San Miniato rallenta
L’economia della provincia di Pisa si conferma positiva nei territori della Valdera, Valdarno e Zona del Cuoio, con un saldo di + 92 imprese registrate al 31 dicembre. Lo dicono i dati della Camera di Commercio della Toscana nord ovest relativamente al 2023 che danno una fotografia dettagliata rispetto al tasso di crescita di diversi territori.
A trascinare la Valdera (+ 61 imprese) le ottime performance di Pontedera (+28 imprese), Ponsacco (+ 27), Bientina e Peccioli (+ 8), mentre spiccano i tonfi di Casciana Terme Lari, che perde 15 imprese rispetto al 2022 (- 1%), e Calcinaia, con – 14 imprese (-1,3%)”
In territorio positivo anche la Zona del Cuoio, con un dato complessivo di + 50 imprese. Grazie soprattutto a Montopoli Valdarno (+ 16), Castelfranco di Sotto (+ 11), Santa Croce sull’Arno (+ 9) e Santa Maria a Monte (+ 7), stesso numero per San Miniato (+ 7 imprese), che però registra registra il tasso di crescita più basso dell’intere area, con appena lo 0,2%. Le note dolenti arrivano dalla Valdicecina, con una complessiva perdita di 19 imprese e un tasso di crescita negativo dello 0,6%. Spicca negativamente Volterra, con un saldo di – 18 imprese (-1,5%), Castellina Marittima (- 8 imprese, – 3%) e Pomarance (- 7 imprese e -1,4%).
“Nonostante – dice il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli – il contesto profondamente condizionato dalle gravi tensioni provenienti dallo scenario geopolitico, dall’inflazione, dall’aumento dei costi energetici e dalla persistente difficoltà di reperimento di manodopera qualificata il 2023 conferma la tenuta del tessuto imprenditoriale di Valdera e Zona del Cuoio, mentre i numeri della Valdicecina riflettono una situazione da allarme rosso, con Volterra purtroppo maglia nera nonostante le sue potenzialità. Confermiamo la nostra piena disponibilità per contribuire alla crescita e allo sviluppo di questi territori fondamentali per l’economia della provincia di Pisa”.
“Il saldo positivo tra aperture e chiusure nella nostra provincia – per il presidente Area Vasta Confcommercio Pisa Alessandro Simonelli – riflette la sempre maggiore attrattività e competitività del territorio, dove le aree in cui è più marcato l’impoverimento demografico sono quelle che hanno accusato una flessione maggiore. Questi numeri permettono comunque di guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia, ovviamente senza abbassare la guardia. La nostra provincia ha ancora margini di crescita e sviluppo e per mantenere il trend positivo sarà importante stimolare istituzioni e amministrazioni per intraprendere nuovi progetti di valorizzazione, e dove necessario, di riqualificazione”.