“Effetti sulle nostre imprese”, la guerra in Ucraina preoccupa Confindustria e Confcooperative

“L’economia rischia di pagare conseguenze molto pesanti”
“Guardiamo con estrema preoccupazione all’evolversi della situazione in Ucraina, un ulteriore inasprimento del contesto, oltre ad avere effetti umanitari drammaticamente devastanti, avrebbe pesantissime ripercussioni indirette anche sulle nostre imprese”. A dirlo a nome della imprese della regione è il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi.
“L’esposizione italiana al gas non potrebbe non ripercuotersi sulle imprese della Toscana, già impegnate a sopravvivere agli esorbitanti rincari dei prezzi energetici e delle materie prime fra cui anche quelle alimentari, dove si sta assistendo a poderosi incrementi come nel caso del grano – continua Bigazzi -. Un’economia fortemente internazionalizzata come la nostra rischia di pagare conseguenze molto pesanti rispetto ad un mondo che torna a chiudersi”.
Confcooperative Toscana
“Grande preoccupazione per le conseguenze della guerra in Ucraina” anche per Confcooperative Toscana. “Le imprese agricole – sottolinea il presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Fabrizio Tistarelli – rischiano un’altra mazzata dopo quella dell’aumento dei costi dell’energia”.
“Già l’aumento dei prezzi dei concimi azotati, di cui la Russia è il principale fornitore per quanto riguarda l’Europa, aveva creato problemi concreti e non solo un generico allarme – ricorda Tistarelli -. Ora le ripercussioni della guerra potrebbero aggravare di molto la situazione sia per quanto riguarda il costo del gasolio sia per il possibile collasso dell’export agricolo, anche perché la Russia porta con sé altri mercati. Senza considerare il freno psicologico agli acquisti che un conflitto di questo tipo può portare anche qui da noi”.