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Più di 40mila euro a fondo perduto per le attività, ecco il bando

15 novembre 2021 | 14:55
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Più di 40mila euro a fondo perduto per le attività, ecco il bando
Più di 40mila euro a fondo perduto per le attività, ecco il bando
Più di 40mila euro a fondo perduto per le attività, ecco il bando
Più di 40mila euro a fondo perduto per le attività, ecco il bando

Per ora riguarda aperture e ampliamenti nei centri storici di Montopoli e Marti e la zona della stazione di San Romano

“Questo bando tende alla rivitalizzazione del territorio, promuovendone anche il turismo. La dotazione finanziaria disposta per coloro che vorranno aprire un’attività nel nostro comune sarà di oltre 40mila euro a fondo perduto per cui è un investimento che noi facciamo senza volere nulla in cambio se non la valorizzazione del luogo in cui viviamo”, così il sindaco di Montopoli ValdarnoGiovanni Capecchi racconta il primo bando di concessione di contributi a fondo perduto inserito nel “Piano Montopoli di domani”, già presente nelle linee elettorali del mandato nel 2019.

“Gli obiettivi del progetto – spiega ancora -, che è rivolto a titolari under 35, oltre ad incentivare nuove attività, prevedono anche la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, la riduzione dei fondi sfitti, il sostegno per l’ampliamento e la ristrutturazione delle attività esistenti, lo sviluppo del commercio e dell’artigianato, del turismo e dell’offerta ricreativa, mirando anche alla collaborazione tra privati cittadini, tra proprietari di immobili e operatori economici. Se il bando avesse successo, avremmo anche il vantaggio di riusare fondi che altrimenti con il tempo si deteriorerebbero inutilmente”.

“L’iniziativa – spiega l’assessore alle attività produttive Valerio Martinelli – riguarderà tre aree: i centri storici di Montopoli e Marti e in più la zona della stazione di San Romano. Ovviamente se il feedback sarà positivo non sarà escluso un rinnovo con un ampliamento ad altre zone. La novità, è il monitoraggio, infatti, come citato anche nell’articolo 9 del regolamento, il Comune supporterà e accompagnerà le attività, assistendole nel loro percorso”. Aggiunge poi, “Siamo felici perché da venerdì scorso, quando è stato pubblicato il bando, c’è stata già una domanda protocollata”.

Quelle ammissibili sono attività molto varie, ma quelle a cui l’Amministrazione darà la priorità saranno quelle improntate a progetti di inclusione sociale di soggetti fragili (disabilità o altri casi), quelle che valorizzano non solo i prodotti o produzioni del territorio, ma anche quelle che ne raccontino la storia e la cultura, oltre a quelle che promuovano nuove tecnologie, start-up.
Il bando si chiuderà il 15 dicembre 2021.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto ai soggetti proprietari di fondi o ai titolari d’impresa, attività economiche o commerciali, in una delle tre aree che intendano, in proprio o mediante locazione o comodato d’uso avviare una nuova attività commerciale di vendita al dettaglio in sede fissa, un’attività di impresa artigiana (settore alimentare e artigianale, lavorazioni artistiche e tradizionali, artigianato di servizio alla persona), un’attività di vendita del produttore agricolo, un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, un’agenzia di viaggi o affari, uffici, studi medici, sede di rappresentanza d’impresa o reti d’impresa, un’attività ricreativa o sociale.

È ammessa la presentazione di una sola domanda da parte del medesimo soggetto nell’ambito del periodo di validità del bando. La ristrutturazione o manutenzione ordinaria o straordinaria per immobili in proprietà, in affitto, in comodato d’uso prevede un contributo di 6mila euro a proprietario, affittuario o comodatario dell’immobile.

Per le attività esistenti gestite in proprio verranno erogati 3mila euro al proprietario, affittuario, comodatario per la ristrutturazione o manutenzione ordinaria o straordinaria.
Verrà concessa anche una tantum di 2mila euro del titolare dell’attività, ma ciò è possibile solo se lo stesso non coincide con il proprietario. Per quanto riguarda il monitoraggio, il comune si riserva di eseguire verifiche, ispezioni e controlli per valutare che tutto segua le normative attualmente vigenti. I contributi saranno revocati se la sede dell’attività aperta nell’arco dei due anni seguenti viene trasferita al di fuori di una delle tre aree in cui era prevista l’apertura (Marti, Montopoli, stazione di San Romano).