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“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro

27 ottobre 2021 | 13:46
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“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro
“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro
“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro
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“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro
“Venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio”, Confcommercio e gli ambulanti di piazza Romero chiedono un incontro

“Lavoro al 20% di quanto lavoravo in centro” e “non ci sono molte alternative alla chiusura” sono le ragioni di chi chiede lo spostamento

“Ci auguriamo che la sindaco accetti di incontrare una delegazione di operatori per poter ascoltare direttamente cosa ne pensano della proposta di restare in piazza Oscar Romero”. La chiama ancora proposta il responsabile sindacale di Confcommercio Alessio Giovarruscio. Ma quella di portare il mercato settimanale di Santa Croce sull’Arno con sede fissa in piazza Romero è stata annunciata come una decisione presa (qui).

Che è stata salutata con gioia da Confesercenti (qui) ma che continua a non piacere a Confcommercio. Tanto che ci sono ambulanti che tramite la Fiva Confcommercio hanno chiesto un incontro per confrontarsi direttamente con il primo cittadino. “La sindaco Deidda – continua Giovarruscio – ha scelto come interlocutore privilegiato la cosiddetta commissione di mercato, rappresentativa di una minoranza degli operatori, assecondando decisioni che non hanno fatto bene al mercato di Santa Croce. L’emergenza Covid non ha impedito a tutti gli altri mercati della provincia di mantenere gli assetti consueti, pur con gli ovvi e necessari accorgimenti, ancora oggi non si capisce perché solo Santa Croce abbia scelto lo spostamento del mercato e il ritorno in piazza Romero. Un ritorno che oggi si vorrebbe addirittura definitivo”.

“Qui non viene più nessuno, così com’è questo mercato non ha più futuro – denuncia un ambulante storico, Giovanni Mallia-. Ci sono colleghi che stanno trattando altri mercati e che addirittura vogliono lasciare. Lavoro al 20% di quanto lavoravo in centro, con questa collocazione siamo tagliati fuori. Qui siamo al confine con Castelfranco, chi viene da Fucecchio non si ferma più da noi”.

“L’obiettivo – spiega Massimo Terri – è quello di riavvicinarsi il più possibile in centro, dove c’è vita sociale, ci sono attività commerciali, bar, servizi. Il contesto idoneo per un mercato cittadino, come avviene per Castelfranco, Ponte a Egola, Montelupo. Così lontano abbiamo perso la clientela storica del mercato”.

“Sono sempre stato dell’idea di restare in centro – aggiunge Valter Brunelli, banco di abbigliamento -. In centro c’è più movimento, questo è fuori discussione. Qui siamo completamente fuori zona, con il passare dei mesi il mercato si impoverisce sempre di più, a tutto vantaggio di altri mercati vicini”.

Bruno Filidei vende cappelli al mercato di Santa Croce dal lontano 1973: “Lavoriamo zero, venire qui non vale neanche il prezzo del gasolio. La clientela che avevo in centro non si vede più. Se confermano la decisione di restare qua, lascio qui e vado a lavorare a Fornacette”. Stessa idea per Roberto Cicci, ambulante a Santa Croce dal 2006: “Siamo in molti che lavoravamo di più in centro storico. Se si resta in piazza Romero non ci sono molte alternative alla chiusura”.