Uno chalet nei giardini di piazza Einaudi e locali da assegnare alle attività: bandi pronti a Montopoli Valdarno

Per agevolare le domande, il Comune offre affitti calmierati e sconto Cosap. Precedenza agli under 40 e nuova sistemazione alla pro loco
Saranno lanciati nel mese di dicembre i tre bandi con i quali l’amministrazione di Montopoli Valdarno punta ad aprire altrettanti locali in tre luoghi strategici del territorio comunale. Si tratta di immobili e terreni di proprietà del Comune, che saranno offerti a condizioni vantaggiose a chiunque voglia aprire un’attività di somministrazione: il primo in piazza San Matteo, nei locali al di sotto della polizia municipale, il secondo in piazza Einaudi, dove potrà essere costruito uno chalet in mezzo ai giardini e il terzo nella zona industriale di Fontanelle, nei locali ormai vuoti del vecchio bar Tribes, in modo da aprire un punto di ristoro e di aggregazione per i tanti lavoratori che gravitano nell’area.
“Un’obiettivo che era già nel nostro programma elettorale – ricorda il sindaco Giovanni Capecchi – a dimostrazione della nostra attenzione verso lo sviluppo del Comune. Un territorio che vogliamo rilanciare come merita, perché è una zona attraente ed importante che deve essere resa più appetibile anche per chi vuol provare ad investire”. Da qui l’idea di individuare tre spazi da mettere a disposizione di privati attraverso apposite convenzioni. “In piazza San Matteo abbiamo un’immobile assolutamente adatto a questo scopo – spiega il primo cittadino – che offrirà anche la possibilità di usufruire dalla piazza e della terrazza antistante che si affacciano su un panorama bellissimo. In piazza Einaudi, invece, non esiste al momento un manufatto idoneo a questo scopo, ma potrà essere costruito per offrire un servizio in più in uno spazio frequentato da bambini e famiglie. Il terzo locale, invece, è un piccolo immobile che abbiamo nella zona industriale di Fontanelle, con del terreno circostante, che diverso tempo fa funzionava come bar e che adesso vorremmo riattivare”.
Per convincere i privati a farsi avanti, il Comune di Montopoli mette sul piatto tre agevolazioni. Innanzitutto la possibilità di scomputare l’investimento necessario dal futuro affitto da corrispondere al Comune. Affitto che comunque sarà calmierato, in modo da garantire canoni non eccessivi, mentre il costo del suolo pubblico (la Cosap) sarà ridotta del 75 per cento, pagando quindi solo un quarto di quello che si pagherebbe in qualunque altro spazio del territorio comunale. Per quest’ultima agevolazione sarà necessario approvare un’apposita delibera che arriverà nel consiglio comunale del 30 novembre, dopodiché il Comune procederà all’apertura dei tre bandi. “Il primo, quello per l’ex Tribes – annuncia Capecchi – sarà pubblicato già nella prima settimana di dicembre, mentre gli altri 2 nel corso del mese. I bandi resteranno poi aperti fino alla fine di gennaio. Ci rendiamo conto che il momento non è dei migliori, però dobbiamo guardare al futuro e mettere in campo oggi quello che serve per lo sviluppo del domani. Prima dell’emergenza Covid, del resto, avevamo già avuto delle richieste in tal senso da parte di privati interessati e adesso confidiamo che questo interesse ci sia ancora. A queste persone avevamo chiesto di pazientare, poi il virus ha fatto slittare i tempi”.
All’interno dei tre bandi, come spiega l’assessore alle attività produttive Valerio Martinelli, un occhio di riguardo sarà riservato all’imprenditoria giovanile e alla valorizzazione dei prodotti locali. “Nel momento in cui viene presentato il piano e la relativa offerta economica – spiega l’assessore – il soggetto che partecipa al bando segnalerà se ci sono dei collegamenti con le produzioni locali. La parte dell’imprenditoria giovanile invece varrà in caso di parità, dando la precedenza alle offerte presentate da soggetti under 40. L’obiettivo è quello di rivitalizzare tre zone importanti del nostro territorio: due all’ingresso e nel cuore del centro storico, l’altra nella zona industriale di Fontanelle che da tempo ha bisogno di uno spazio di questo tipo. L’amministrazione è ben consapevole che le circostanze che ci sono intorno a questi spazi scoraggerebbero certe iniziative, però abbiamo visto che anche durante la pandemia nessuna delle attività del nostro Comune è stata chiusa ma al contrario ne sono state aperte altre 4. Attraverso la Cosap al 25%, gli affitti calmierati e la possibilità di scomputare gli investimenti, pensiamo di aver creato le condizioni giuste per chi vuole investire. Tramite una maggiore vivacità sociale e commerciale pensiamo di poter valorizzare queste aree del nostro Comune”.
L’affidamento dell’immobile di piazza San Matteo, comunque, obbligherà il Comune ad individuare una nuova sede per la pro loco, oggi ospitata temporaneamente proprio nei locali al di sotto della polizia municipale. “È uno spazio piccolo e inadatto alle necessità della pro loco – dice Capecchi – tanto che per poterci aprire un’attività di somministrazione dovremo aggiungerci una porzione oggi inutilizzata dell’adiacente archivio comunale. Per la pro loco stiamo lavorando ad una diversa sistemazione. Pensiamo in particolare al primo piano dell’antica Cancelleria in piazza Michele, dove sono in programma dei lavori di sistemazione, proprio con l’obiettivo di affidarne i locali alle associazioni del capoluogo”.