“Una sola voce per uscire dalle sabbie mobili”, Toscana Manifatture apre l’unità di crisi

Tra i membri professionisti e imprenditori del Comprensorio
Un “braccio operativo” per affrontare questi mesi difficili. Sarà questo il tavolo tecnico del Consorzio Toscana Manifatture: da ora in poi i componenti dell’unità di crisi porteranno avanti le istanza delle aziende aderenti di fronte alle istituzioni.
Sono stati scelti sette membri, tre professionisti e quattro imprenditori, tra cui diversi volti noti: l’avvocato Francesco Giani di San Miniato, il commercialista Claudio Matteoli di Pisa, il giuslavorista Valerio Martinelli nonché assessore alle attività produttive e al lavoro del comune di Montopoli in Valdarno e gli imprenditori Aldo Bertoncini di Fucecchio vicepresidente del Consorzio, Simona Buti di Buti che è anche coordinatrice del tavolo tecnico, Simone Moscatelli titolare di un calzaturificio di Santa Maria a Monte e Marco Melani titolare di un solettificio di Santa Maria a Monte che rappresenta il settore componentistica.
Il compito dell’Unità di crisi sarà quello, nei mesi futuri, di rappresentare le aziende che fanno parte del Consorzio in tutti i tavoli tecnici che verranno istituiti da istituzioni ed enti pubblici da qui in avanti, al fine di trovare le soluzioni più adatte al superamento del momento difficile che, il settore della manifattura e della calzatura in generale, facente parte del settore Moda della Toscana, stanno attraversando durante la pandemia.
“È il momento di passare all’azione – commenta il direttore del Consorzio Toscana Manifatture Gianluca Papini – ed è per questo che ci siamo dotati di un braccio operativo che avrà il compito di rappresentare le nostre istanze su ogni fronte e di confrontarsi con qualsiasi soggetto in campo. A questa unità di crisi abbiamo dato mandato di operare in nome e per conto del Consorzio e, per tale motivo, avrà piena facoltà di decidere le misure da adottare nel prossimo futuro. Un organo snello e funzionale composto da professionisti competenti e da abili imprenditori che sono certo saprà farci uscire dalle sabbie mobili nelle quali ci troviamo e al quale, per questo, rinnovo il mio sentito ringraziamento per aver accettato questo gravoso incarico”.