Camera di Commercio, 50mila euro alle aziende riconvertite

“Quest’anno andremo in deficit, ma siamo più che convinti che sia un segnale di vicinanza al nostro sistema produttivo”
La Camera di Commercio di Pisa, grazie alla collaborazione della Fondazione Isi, mette a disposizione delle aziende o consorzi che abbiano sede in provincia di Pisa 50mila euro per sostenere le aziende che si sono riconvertite, o vogliono farlo, alla produzione di dispositivi di protezione individuale a seguito dell’emergenza covid 19 ma anche per acquisire sistemi di gestione certificati.
Le imprese e i consorzi dovranno essere attive e in regola con il pagamento del diritto annuale, non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo e non abbiano forniture in essere con la Camera di Commercio di Pisa.
“Con questo bando – spiega il presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini – vogliamo sostenere le aziende pisane che, in questo difficile momento, si sono attivate per contrastare la pandemia e intendono migliorarsi grazie ad una certificazione di qualità. Si tratta di imprenditori coraggiosi, che puntano sulle loro attività acquisendo in modo concreto un vantaggio competitivo sui propri concorrenti. Lo sforzo che la Camera di Commercio sta compiendo sul fronte dei contributi è consistente, si tratta infatti del quarto bando che abbiamo messo in campo quest’anno attingendo alle riserve accumulate con lungimiranza nel passato. Quest’anno andremo in deficit, ma siamo più che convinti che sia una scelta giusta, un segnale di vicinanza al nostro sistema produttivo. Voglio fare un appello alle istituzioni, agli enti locali e alle fondazioni che volessero sostenere le imprese del territorio con proprie risorse sui bandi che abbiamo già aperti. Come Camera di Commercio, siamo disponibili a mettere a disposizione i nostri uffici per gestire queste risorse in modo gratuito”.
I voucher sono concessi in conto esercizio per chi introduce per la prima volta sistemi di gestione qualità con un occhio di riguardo per le realtà emergenti come i produttori di Dpi e di dispositivi medici ma anche alle specificità economiche del territorio come l’alimentare, la chimica, il cuoio ma anche.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di voucher a fondo perduto per coprire il 50% delle spese documentate con una serie di massimali indicati sul bando. E’ possibile inviare la domanda, esclusivamente in modalità telematica, dalle 9 di mercoledì 1 luglio fino al 31 ottobre. I voucher sono concessi per interventi avviati dopo il 1 gennaio 2020, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande e fino ad esaurimento fondi.