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Camera di Commercio, 90mila per il Made in Pisa che guarda all’estero

12 giugno 2020 | 20:44
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Camera di Commercio, 90mila per il Made in Pisa che guarda all’estero

Nuovo bando per l’internazionalizzazione

Ci sono 90mila euro per le imprese che vogliono internazionalizzarsi con l’accesso a servizi altamente specializzati e qualificati. Li mette a disposizione la Camera di Commercio di Pisa, che con questo secondo bando rafforza il sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese pisane già avviato.

Per ottenere il contributo è necessario un export check up dell’azienda. Lo strumento a disposizione è ancora quello dei voucher (contributi a fondo perduto in conto esercizio, concessi per il 70% delle spese ammissibili e documentate, fino ad un massimo di 7mila euro) per la fruizione di servizi di supporto all’internazionalizzazione, volti a rafforzare e diversificare la presenza sui mercati internazionali. Le spese, ovviamente, non devono essere riconducibili ai normali costi di funzionamento dell’impresa, né ad adempimenti di obblighi di legge ma devono essere coerenti con la strategia di internazionalizzazione che emerge dal report rilasciato dalla Camera di Commercio di Pisa.

“Con quasi 3 miliardi di euro di controvalore l’anno e 200 Paesi raggiunti – spiega il presidente Valter Tamburini -, il Made in Pisa rappresenta un pilastro della nostra economia. Se nel recente passato il commercio con l’estero ha consentito di compensare la crisi del mercato interno, a maggior ragione può essere determinante in questo momento di ripartenza dopo la fase più acuta della pandemia da covid 19. Con questo bando e con le prossime iniziative, vogliamo rinnovare la nostra vicinanza alle imprese con interventi concreti e utili per espandere le possibilità di business del nostro sistema imprenditoriale”.

Tra le attività ammesse a contributo ci sono le spese per i servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, per potenziare gli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera. Coperti anche i costi per ottenere o rinnovare le certificazioni di prodotto per l’esportazione o per sfruttare determinati canali commerciali. Ammissibili anche le spese per acquisire capacità manageriali per l’internazionalizzazione attraverso attività formative specialistiche, ma anche per lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo di temporary export manager e digital export manager in affiancamento al personale aziendale.