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Fase 2, riaprono i mercati non alimentari e Castelfranco fa da apripista

17 maggio 2020 | 20:34
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Fase 2, riaprono i mercati non alimentari e Castelfranco fa da apripista

Il sindaco Toti: “Sistemazione a tempo di record”. Confcommercio: “Ha prevalso il buon senso”

Domani (18 maggio) è anche giorno di riapertura dei mercati su area pubblica. A fare da apripista, come annunciato dal sindaco Gabriele Toti, quello non di generi alimentari di Castelfranco di Sotto.

“È stata una vera e propria corsa – dice il sindaco –  da quando sono uscite le linee guida venerdi scorso alle 23. Ci siamo messi al lavoro a tempo record per proporre una soluzione che rispettasse i protocolli riducendo lo spazio di fronte ai banchi per avere più aree a disposizione del pubblico. In sostanza abbiamo provato a tradurre in elemento di concretezza quelle linee guida, pur in un quadro di totale incertezza con firma del dpcm solo oggi pomeriggio e subito dopo la conseguente ordinanza regionale”.

“Ci saranno – spiega il sindaco – due varchi di ingresso in piazza XX Settembre all’ingresso di corso Bertoncini e l’uscita sarà in prossimità dell’incrocio con via De Gasperi (nei pressi della Misericordia). All’interno ci saranno percorsi obbligati con lo scopo proprio di evitare assembramenti. Personale delle associazioni di volontariato supporterà queste fasi. Una parte della piazza sarà transennata. In totale potranno entrare nella area del mercato 320 persone: 3 persone a banco”.

“Ringrazio – conclude Toti – quanti hanno permesso a vario titolo di organizzare. Siamo chiamati ad una prova si responsabilità che ci riguarda tutti. Il Comune che organizza, gli ambulanti, le persone che interverranno. Non potrà essere come sempre: occorre andare con molta sicurezza. Se ci saranno delle file andranno fatte nel rispetto della distanza interpersonale. Chiedo anche comprensione se ci sarà qualcosa che non va. Anzi ci sarà sicuramente: me ne scuso in anticipo. Evitiamo polemiche. Se avete suggerimenti contattatemi: ne terremo di conto per poter migliorare. Abbiamo provato in poche ore ad allestire nel rispetto delle norme di sicurezza. Partecipiamo e facciamo lavorare le persone che non lavorano da mesi e magari, prima passiamo a prendere un caffè dai bar del paese. Sarebbe già un bel segnale”.

Un’attesa lunga 68 giorni per quasi duemila aziende familiari. “Ma domani si riapre, è una grande notizia per tutti”, commentano con un sospiro di sollievo Franco Palermo e Alessio Giovarruscio, rispettivamente presidente della Fiva Confcommercio Pisa e coordinatore sindacale di Confcommercio.

“Siamo stati sollecitati continuamente da centinaia e centinaia di colleghi che, pur essendo fermi da oltre due mesi, hanno dimostrato una pazienza e uno straordinario senso di responsabilità – spiega il presidente Palermo – Da domani mattina via libera anche per i generi non alimentari con Castelfranco di Sotto e Navacchio in pole position, martedì Marina di Pisa, mercoledì e sabato Pisa, siamo già a buon punto con Volterra, mentre con gli altri comuni ci vedremo nelle prossime ore per pianificare la riapertura completa. I mercati, essendo all’aperto, sono i luoghi più sicuri e grazie alle proposte di Confcommercio i protocolli adottati garantiscono la massima sicurezza per operatori e clienti. Voglio ringraziare tutti i miei colleghi che hanno partecipato alla nostra manifestazione di due settimane fa, e tutti coloro che pur non essendo presenti, hanno manifestato vicinanza e solidarietà ai colleghi, e che ci ha permesso di non essere più invisibili e di toccare con mano il valore e la bontà del lavoro di tutti noi”.

“I tanti mercati di Pisa e provincia ripartono, e prevale ovunque la nostra linea, fatta di buon senso nelle misure, organizzazione, e integrità dei mercati – aggiunge Giovarruscio, che rilancia – Forti delle nostre linee guida, abbiamo difeso i mercati e il lavoro di tutti gli operatori dalle proposte irricevibili di Anva, il cui presidente Luppichini si è permesso di umiliare, definendo “minoranza” quei tanti operatori che generosamente, in prima persona, hanno preso armi e bagagli per venire a Pisa e difendere il lavoro dell’intera categoria”.

Le linee guida

  1. Assicurarsi il distanziamento personale di almeno 1 metro
  2. Accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili, differenziando, dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita
  3. I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti
  4. Uso dei guanti usa e getta nelle attività di acquisto, soprattutto per acquisto di alimenti e bevande
  5. Pulizia e igienizzazione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio delle vendite
  6. Prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco, a disposizione della clientela
  7. Informazioni per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata
  8. Vigilanza agli accessi

Le prescrizioni per gli operatori

  1. Posizionamento di sistemi per la disinfezione delle mani accanto ai sistemi di pagamento
  2. Operazioni di scarico e carico: rispettare il distanziamento personale di 1 metro

Le prescrizioni di vendita

  1. Vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia la merce, toccandola
  2. Vendita di beni usati
  3. Igienizzazione dei capi di abbigliamento e delle calzature, prima che siano poste in vendita.