Scaramelli: “Le prestazioni sanitarie in Toscana devono tornare ai livelli pre emergenza”

“Dalla prossima settimana riparta l’intramoenia. Il più povero dei toscani deve poter essere curato dal miglior professionista”
Servono equilibrio e confronto organizzativo. Tornare ai livelli di prestazione sanitarie pre emergenza e entro la prossima settimana riattivare anche l’intramoenia (le prestazioni sanitarie specialistiche eseguite nelle strutture sanitrie pubbliche). Se così non fosse si abbia coraggio di sospendere l’extramoenia (le prestazioni sanitarie interamente private e per tanto a carico in regime econoico più libero per il costo dell’intervento). Questa in sintesi la posizione espressa dal presidente della commissione sanità della regione toscana Stefano Scaramelli consigliere regionale di Italia Viva.
“Serve oggi ripartire – dice Scaramelli -, con prudenza e cautela, a fornire tutte le prestazioni sanitarie per non abbandonare chi ha bisogno di salute, dare risposte a coloro che sono affetti da patologie che in questi due mesi hanno avuto meno risposte a causa dell’emergenza Coronavirus. Serve tornare ad una graduale normalità, far ripartire visite specialistiche, esami diagnostici e sistema di prenotazione. Per far questo – spiega Scaramelli – serve che tutti insieme ci si metta intorno a un tavolo per definire nuove modalità e nuove forme organizzative”.
Sul tema dell’attività specialista pubblica Scaramelli dice: “Deve ripartire e contemporaneamente va riorganizzata e riattivata l’intramoenia. Soprattutto vanno ridefinite piante organiche che tengano conto del diritto alla mobilità di molti lavoratori, medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari e delle professioni. Chi in questi due mesi ha lavorato con turni massacranti e in reparti rischiosi – commenta Scaramelli – magari dovendo gestire affetti e figli nel proprio domicilio ha diritto ad una tutela particolare. Se così non fosse si abbia coraggio di sospendere l’extramoenia.
Serve che ordini professionali, sindacati e direzioni aziendali si siedano attorno ad un tavolo e decidano insieme ogni nuova mossa”.
“In Toscana – dice Scaramelli – l’ottimo lavoro svolto dal personale del sistema sanitario regionale ha dimostrato quanto il nostro modello organizzativo pubblico sia un sistema di eccellenza per la qualità espressa nei livelli di servizio offerti. Adesso serve equilibrio, ponderazione, prudenza e rispetto di tutti. Non servono contrapposizioni o scontri tra ordini professionali, sindacati, politica e governo della Regione”.
“Dal ruolo che ricopro come presidente della commissione sanità – conclude Scaramelli – continuo a sostenere che il migliore professionista della sanità pubblica toscana debba e possa poter curare il più povero dei toscani, quindi bene l’intramoenia che consente ai migliori professionisti di lavorare per e nel sistema sanitario pubblico regionale. Adesso lavoriamo insieme per tornare ad offrire tutti i servizi pre emergenza Covid19 in modo organico entro la prossima settimana. Vigilerò, come sempre ho fatto, a partire dalle liste d’attesa”.