Pronti a ripartire, flash mob del Ccn in piazza Montanelli



“Ora dobbiamo pensare a risolvere l’emergenza economica”
“Occorre riaprire i negozi come è stato fatto per le attività produttive, per evitare che un settore già stremato dal lockdown possa vedere aggravare ulteriormente una situazione già pesante”. Per questo oggi 6 maggio, a scendere in piazza sono stati i commercianti del Centro Commerciale Naturale di Fucecchio con un flash mob al grido di #prontiaRipartire.
A sostenere l’iniziativa c’era anche il responsabile della Confesercenti dell’Empolese Valdelsa Gianluca D’Alessio. “Confesercenti – spiega – partecipa volentieri a questa iniziativa per la riapertura delle attività commerciali. In questo periodo complesso abbiamo gestito un’emergenza sanitaria di dimensioni inimmaginabili, ora però dobbiamo pensare a risolvere l’emergenza economica che rischia di essere altrettanto grave. Chiediamo una riapertura quanto più celere possibile, consapevoli che le nostre attività sono formate e sono pronte a rispettare tutti i protocolli di sicurezza nell’interesse dei clienti, di loro stessi e dei propri dipendenti”.
Tra i commercianti in piazza Montanelli c’erano anche il sindaco Alessio Spinelli e l’assessore allo sviluppo economico Valentina Russoniello.
“Lo abbiamo già detto in passato per le attività produttive – spiega il sindaco – che non è più una questione di codici Ateco e di tipologie di attività. La discriminante per la ripresa deve essere soltanto il rispetto dei protocolli di sicurezza. Le nostre attività sono in grado di riaprire nel pieno rispetto delle norme di sicurezza covid 19 per i clienti. Non possiamo aspettare ancora, qui c’è un settore che rischia la chiusura di attività e la perdita di posti di lavoro. Non è possibile che si conceda alle persone di uscire per incontrare i congiunti, per fare attività motoria, perfino trekking, andare a pesca, svolgere equitazione, curare gli orti, portare fuori il cane, passeggiare con i figli ma non si conceda la possibilità a chi ha una partita Iva di guadagnarsi il proprio pane quotidiano. Se sono considerate necessità primarie le attività fisiche non vedo come non si possa considerare necessità primaria il lavoro.
Nella nostra zona i dati di contagio sono molto bassi, non vedo perché si debba aspettare ancora un mese per far riaprire parrucchieri ed estetisti, solo per fare un esempio. Se non lo facciamo rapidamente temo che il governo dovrà rifinanziare quanto prima i buoni spesa perché le situazioni di bisogno aumenteranno in maniera esponenziale. Se in altre città o regioni lo fanno, non vedo perché da noi non debba essere possibile. I negozianti di Fucecchio e l’amministrazione comunale negli ultimi anni hanno fatto molti sforzi per cercare di difendere il tessuto commerciale, non possiamo rischiare che in due mesi vada tutto in fumo. Io sono sceso in piazza perché sono dalla parte dei commercianti in questa richiesta, come sono stato favorevole e mi sono impegnato per la riapertura delle attività produttive le settimane scorse”.
“Quello di oggi è un atto simbolico – spiega l’assessore Russoniello – per richiamare l’attenzione verso tutte le attività commerciali che con la crisi legata al covid 19 sono allo stremo. Sono anni che stiamo collaborando fianco a fianco per far crescere la qualità e l’eterogeneità delle attività ed è per questo che anche oggi vogliamo rimanere al loro fianco sostenendoli con azioni concrete e mirate, per aiutarli a superare questo periodo. I nostri commercianti sono pronti a ripartire nel pieno rispetto delle norme anti contagio. Abbiamo terminato la seconda consegna delle mascherine a tutti gli esercizi per favorire la riapertura in piena sicurezza sia per gli operatori che per la clientela”.