Tavoli in strade e piazze senza pagare il suolo pubblico: Montelupo lancia il “ristorante diffuso”

La Cosap temporanea è sospesa e sono dimezzati gli affitti per le attività che hanno dovuto chiudere
“Uno dei settori maggiormente penalizzati è quello della ristorazione. Per chi ha un’attività di questo genere, sarà molto difficile mantenere il distanziamento sociale e alcuni locali sono effettivamente molto piccoli. Da qui l’idea di sfruttare la sospensione della Cosap e di dare vita, per le strade e le piazze della città, a un ristorante diffuso“. E’ il sindaco Paolo Masetti a raccontare l’idea di Montelupo Fiorentino per dare ossigeno ai ristoratori, con i quali abbiamo parlato nei giorni scorsi (qui l’articolo).
Fra le misure pensate dalla giunta per sostenere aziende e famiglie infatti, c’è anche la sospensione del pagamento per tutto il 2020 della Cosap temporanea: il canone che viene pagato per l’occupazione temporanea del suolo pubblico da chi fa mercati o da chi ha un dehors o un utilizzo esterno del suolo per la sua attività commerciale. L’applicazione è che si mettono gratuitamente a disposizione dei ristoratori gli spazi pubblici della città per collocare i tavoli e tenere aperta la loro attività.
Non una lotta selvaggia all’accaparramento, ovviamente, ma una convivenza possibile rispettando alcune regole. “Gli interessati – spiega il sindaco e responsabile per la polizia locale dell’Unione dei comuni dell’empolese valdelsa – dovranno presentare richiesta al comune e indicare gli spazi a cui sono interessati. Abbiamo da qui al 1 giugno per capire assieme a loro e alle associazioni di categoria come organizzare e rendere operativa questa soluzione”.
La giunta ha inoltre pensato ad altre misure a sostegno della città che saranno realizzate in parte con le risorse che erano destinate all’edizione 2020 di Cèramica. Come abbattere del 50% l’importo degli affitti di tutti i fondi di proprietà del comune che sono dati in locazione ad attività produttive che sono state soggette a chiusura obbligatoria dell’attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria.
Sono state prorogate le rateizzazioni tributarie: quelle con scadenza compressa tra 8 marzo e 31 maggio potranno essere pagate entro il 30 giugno. Così come per gli avvisi di accertamento e ingiunzioni di pagamento, le scadenze comprese tra 8 marzo e 31 maggio sono state prorogate al 30 giugno. Previsti altri piccoli interventi: unificato al 15 ottobre il versamento dei primi 3 trimestri dell’imposta di soggiorno e prorogata a fine giugno la scadenza per l’imposta sulla pubblicità.
Per quanto riguarda la Tari, sono state prorogate le scadenze dei pagamenti e altre misure riguardano i servizi scolastici e mirano ad andare incontro alle famiglie i cui figli frequentano nidi e scuola dell’obbligo. “Sappiamo perfettamente che tali misure non sono risolutive, ma corrispondono alle risorse che al momento abbiamo individuato in bilancio”.