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Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera

4 maggio 2020 | 19:49
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Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera
Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera
Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera
Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera
Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera
Sopravvivere alla Fase 2: la protesta delle Partite Iva a Pontedera

Hanno consegnato al sindaco le chiavi delle attività. E raccolto il sostegno di Italia Viva

Sui cartelli hanno scritto la professione, ma quel che si vede prima sono le persone. Qualche decina tra artigiani, commercianti, ristoratori, quelli del popolo delle Partite Iva, insomma, stamattina 4 maggio si sono dati appuntamento davanti al comune di Pontedera e al sindaco Matteo Franconi hanno consegnato le chiavi delle proprie attività.

Molte delle quali ancora chiuse nonostante oggi il Paese racconta la fine del lockdown. Una fine che per qualcuno è solo l’inizio: di tasse posticipate che ora si dovranno pagare, di clienti disabituati al servizio da riprendere, di persone che hanno ancora un po’ di paura a uscire. E anche di sanificazioni, plexiglass, regole ipotizzate ma non ancora scritte per la riapertura. Le Partite Iva hanno sfilato dal Piazzone, in un modo di farsi notare che, infatti, non è passato inosservato.

“Riteniamo – è il commento del comitato di Italia VivaPontedera – che sia assolutamente necessario ritornare a lavorare in sicurezza. Lo Stato deve dire con chiarezza quali sono le regole nelle quali le attività commerciali e le Partite Iva possono lavorare ma lasciare a loro l’attuazione di tali norme. Chi non rispetta le norme va multato perché in gioco c’è la tutela della salute pubblica. Ma chi si mette in regola e ha voglia di ricominciare va aiutato.

La crisi sanitaria che abbiamo vissuto e dalla quale stiamo faticosamente uscendo, non può trasformarsi in crisi economica. Il nostro Paese ha bisogno di ritornare in sella in sicurezza. Pontedera per l’Europa consapevole dei vincoli di bilancio comunale, chiede tuttavia all’Amministrazione di venire incontro alle esigenze di bar e ristoranti dando loro l’opportunità, quando inizierà la Fase 2, di posizionare i tavolini anche fuori dai gazebo usufruendo degli spazi esterni, adiacenti ai locali.

Questo ovviamente senza alcun aggravio economico aggiuntivo quale l’occupazione del suolo pubblico. Questa richiesta nasce dalla necessità di garantire a bar e ristoranti di ottemperare alle norme sul contrasto a covid 19 mantenendo il distanziamento sociale ma, al tempo stesso di mantenere i livelli attuali di occupazione. Infatti, il distanziamento sociale limita la possibilità di usare tutto lo spazio necessario sia all’interno dei gazebo sia all’interno delle strutture in muratura riducendo in maniera considerevole gli spazi disponibili pre corona virus”.

Foto Enrico Damiani