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Salari più alti, osservatori e orari flessibili: le richieste dei sindacati conciari

15 gennaio 2020 | 15:15
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Salari più alti, osservatori e orari flessibili: le richieste dei sindacati conciari
Salari più alti, osservatori e orari flessibili: le richieste dei sindacati conciari
Salari più alti, osservatori e orari flessibili: le richieste dei sindacati conciari

Avviate in Unic le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale

Sono iniziate oggi 15 gennaio, nella sede Unic di Milano, le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dipendenti delle aziende conciarie, scaduto lo scorso 31 ottobre. Alla riunione in Concerie Italiane hanno partecipato le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

L’industria conciaria italiana è composta da 1.200 imprese, principalmente piccole e medie a carattere familiare localizzate in quattro regioni (Veneto, Toscana, Campania, Lombardia) e oltre 17mila addetti. Il fatturato annuale è di circa 4,5 miliardi di euro.

Le organizzazioni sindacali hanno illustrato la loro piattaforma congiunta dalla quale emergono, oltre alle richieste di aumento salariale, esigenze quali il potenziamento degli osservatori nazionale e distrettuali, l’avvio dell’assistenza sanitaria e trattamenti di miglior favore in tema di congedi, permessi, malattia, orario di lavoro.

Unic ha descritto il difficile quadro economico attuale del settore, con cali di produzione annuale a doppia cifra sia in Italia che a livello mondiale, sottolineando come da questa situazione di crisi non si può prescindere nel rinnovo del Ccnl.

“La concorrenza – hanno ricordato – da parte di prodotti alternativi è agguerrita e, sempre più spesso, favorita da pratiche commerciali sleali, quali definizioni ingannevoli e falsi claim di sostenibilità. L’ondata di ingiustificati attacchi delatori nei confronti della pelle sta determinando un progressivo effetto di ‘demonizzazione’ del materiale con conseguente sostituzione con prodotti sintetici derivati del petrolio (quindi fonti non rinnovabili e altamente impattanti). Nonostante il quadro negativo, l’industria conciaria italiana è riuscita a mantenere la propria storica leadership internazionale, fondata sull’impegno etico, sociale e ambientale, sulla qualità di prodotto e sull’innovazione tecnologica e stilistica. L’impegno per minimizzare l’impatto ambientale, garantire salute e sicurezza a lavoratori e consumatori, assicurare un approccio etico nel prodotto è documentato dall’ampia diffusione delle certificazioni (oltre il 50% del fatturato settoriale arriva da aziende certificate) e dai risultati dei Report di Sostenibilità che Unic elabora da 17 anni in un’ottica di totale trasparenza e con la volontà di promuovere le buone pratiche settoriali.

Gli attacchi mediatici, la competizione globale e le sempre più articolate richieste dei clienti richiedono importanti processi di adattamento e flessibilità, al fine di mantenere quote di mercato e combattere un momento di crisi che, nella percezione di molti operatori, rischia di assumere caratteristiche strutturali. Il dialogo continuo con i sindacati è importante per veicolare informazioni corrette al pubblico dei consumatori e sostenere l’immagine del settore, attualmente sotto attacco”.