Santa Maria a Monte, venduto il diritto di superficie del terreno dell’antenna per la telefonia del centro storico

100 mila euro per l’area dell’impianto, di proprietà di Cellnex Italia Spa che sorge a pochi passi dal cimitero comunale. È polemica
È andata in porto la vendita del diritto di superficie del terreno sui cui ha sede l’antenna per la telefonia del centro storico.
L’impianto, di proprietà di Cellnex Italia Spa sorge a pochi passi dal cimitero comunale, in via Querce, dove da anni serve l’area del capoluogo. La disponibilità alla vendita, dichiarata amministrativamente ad ottobre con l’inserimento dello spazio (circa 50 metri quadri) nel piano delle alienazioni, era stata accompagnata da varie polemiche da parte delle opposizioni, che accusavano il comune di aver ‘svenduto’ per far cassa la superficie, che per anni è stata oggetto di un canone di locazione.
La vendita adesso è ufficiale e frutterà 100mila euro che finiranno nelle casse comunali. Alcune delle motivazioni addotte a sostegno della vendita si ritrovano nelle premesse della delibera che dà il via alla cessione. Che prende atto delle “note della Società Cellnex Italia con le quali si comunicava l’eccessiva onerosità sopravvenuta del contratto di locazione in essere proponendo all’amministrazione, prima di procedere con la valutazione di una delocalizzazione, dismissione e smantellamento dell’impianto, la possibilità di procedere con l’acquisizione del bene o la costituzione di un diritto di superficie”.
In altre parole sarebbe stata nell’aria una delocalizzazione, favorita dalle legge in materia che sarebbero in continuo mutamento. Non la pensa così però, ad esempio, la ex sindaca Ilaria Parrella, che proprio in questi giorni ha commentato la notizia senza troppi giri di parole prendendosela in particolare con l’attuale vicesindaco. “La motivazione di tale scelta è legata a fare cassa e a prendere in un’unica soluzione forse 100mila euro. – scrive l’attuale consigliera di ViviAmo Santa Maria a Monte. – Eppure tutti noi ci ricordiamo il lungo percorso contro le antenne ed in particolare proprio contro quella del cimitero del consigliere Maurizio Lucchesi, che ha promosso per mesi e mesi incontri, assemblee, discussioni in consiglio comunale, raccolte firme proprio contro l’installazione dell’antenna perché ritenuta pericolosa per la salute dei cittadini. Dov’è finita la coerenza? Oggi, da amministratore, il nostro vicesindaco Lucchesi invece di cogliere l’occasione, con coerenza del suo percorso passato, e valutare lo spostamento in altro sito dell’antenna, ci propone di cedere il diritto di superficie al privato per 30 anni rinunciando a tenerlo in un terreno pubblico. Il tutto motivato dal fatto che il Comune può incassare soldi e dal fatto che l’attuale gestore potrebbe smantellare l’antenna e riposizionarla in un terreno vicino, di un privato cittadino, facendo così mancare l’incasso al Comune. Peccato non sia stato fatto nel 2023 e nel 2024 il piano delle antenne, che l’amministrazione ha sempre fatto fino al 2021 (con validità fino al 2022). Come non si sono fatti nemmeno i controlli da parte del Comune”.



