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Danni a Balconevisi per il maltempo: in una assemblea le priorità della frazione

28 marzo 2025 | 08:48
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Danni a Balconevisi per il maltempo: in una assemblea le priorità della frazione
Danni a Balconevisi per il maltempo: in una assemblea le priorità della frazione
Danni a Balconevisi per il maltempo: in una assemblea le priorità della frazione
Danni a Balconevisi per il maltempo: in una assemblea le priorità della frazione

Il sindaco risponde alle lamentele dei cittadini: “Frana via Castello, ci vorranno mesi prima che le prime famiglie possano rientrare”

Apprensione e senso di responsabilità collettiva in scena martedì nei locali del campo sportivo, dove Unione Sportiva Balconevisi, parrocchia e consulta della Valdegola avevano organizzato un’assemblea per parlare delle emergenze della frazione, dopo i gravi eventi metereologici dello scorso 14 marzo.

Assemblea molto partecipata, avvenuta nella cornice della preoccupazione di molti sulle implicazioni della frana di via Castello, ‘costata’ ad oggi lo sfollamento di 9 famiglie. “Se a Balconevisi mancano 9 famiglie è un problema per tutti – dice il residente Giacomo Sardelli. – È venuto il momento di mettere in campo tutte le risorse del paese per riportare queste persone nelle loro case, anche per sistemare il territorio”.

Proprio i tanti piccoli e grandi lavori di manutenzione, spesso riguardanti il difficile terreno all’incrocio fra proprietà private e infrastrutture pubbliche, è stato uno degli argomenti centrali dell’incontro, al quale per le istituzioni sono intervenuti il sindaco Simone Giglioli ed il presidente del consiglio comunale Matteo Betti. Presente, per l’opposizione in consiglio anche Paolo Vallini, del centrodestra, intervenuto per garantire “totale disponibilità al dialogo se c’è da affrontare le emergenze e volontà di venirsi incontro”.

Tema dell’assemblea anche la redazione di un dettagliato elenco di opere di manutenzione necessarie alla tenuta idrogeologica del paese. “Siamo di fronte ad un clima che sta cambiando, ma anche di un territorio che sconta l’abbandono di boschi e campagne. E’ necessario mettere nero su bianco una serie di priorità – ha invitato Paolo Nacci, dell’Unione Sportiva – Affinché il comune possa prenderle in considerazione anche in relazione alla richiesta della Regione Toscana di stilare un piano per i territori”.

“Talvolta anche 30 millimetri di pioggia in poco tempo possono essere un problema. L’altra sera sono stati più di 100 – ha spiegato Dario Fanciullacci, della Misericordia e Protezione Civile. – Ma per evitare in futuro di dover rivivere queste situazioni è necessario che anche i singoli cittadini facciano la propria parte. Lo Stato non può arrivare ovunque e ognuno, in territorio come questo in cui i terreni non sono più curati come un tempo, deve fare la sua parte con i fossi , le manutenzioni e la regimentazione delle acque. Come è necessario essere più responsabili durante le emergenze, ad esempio non uscendo di casa e mettere in pericolo sé stessi e coloro che saranno costretti poi ad aiutarvi”.

Molti i ricordi emersi nel corso della serata circa i lavori fatti per la piana, per l’annoso problema degli allagamenti. Ma vari, anche, i richiami alle responsabilità del comune e delle istituzioni, che “devono fare maggiormente la propria parte”.

“Io me la ricordo bene l’alluvione del ’93, ma ricordo anche cosa è venuto dopo: la redazione di progetti, gli investimenti, la volontà politica di risolvere l’annoso problema dell’Egola. È così che sono nate le casse di esondazione realizzate in trent’anni, che puntualmente salvano la piana. Oggi per le colline va fatto lo stesso – ha dichiarato Giovanni Corrieri, storico abitante della Valdegola. – In questi anni sono passati bastimenti di soldi e bandi, penso al Pnrr e non solo, perché non si è fatto niente? Se la politica non crede nella Valdegola non potremo risolvere niente”.

Tante le lamentele sulle segnalazioni “cadute nel vuoto” in questi anni, le “manutenzioni carenti” di caditoie e fognature e le “sottovalutazioni”. “Siamo un territorio vasto fatto di 102 chilometri quadrati, oltre 26 plessi scolastici, 17 cimiteri e tantissimi impianti, le manutenzioni che prevediamo in bilancio sono molte, ma non possiamo arrivare ovunque con una frequenza regolare – ha detto il sindaco, annunciando un intervento di pulizia delle caditoie proprio a Balconevisi – In questi giorni con un geologo effettueremo altri sopralluoghi sul sito delle frane, ma è chiaro che ci vorranno mesi prima che le prime famiglie possano rientrare. Quanto alle fognature sono di competenza di Acque, che in realtà ha agganciato molti bandi Pnrr. Sui terreni però non si può prescindere dal ruolo dei privati”.

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