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/Il Comune di Fucecchio e gli studenti della scuola Montanelli Petrarca ricordano i deportati della Saffa
9 marzo 2025 | 16:14

La sindaca Donnini: “La Saffa è stata un luogo importante per Fucecchio e oggi lo è ancora di più, perché non possiamo dimenticare”
Ieri (sabato 8 marzo) si è tenuta la cerimonia istituzionale in ricordo degli otto operai livornesi della Saffa che l’8 marzo 1944 furono catturati e deportati nei campi di concentramento nazisti, dai quali non fecero mai più ritorno. La commemorazione è stata fatta in via Dante e al monumento ai Caduti in piazza XX Settembre.
Ci hanno tenuto ad essere presenti anche gli assessori Alberto Cafaro e Marco Padovani, molti consiglieri comunali e i rappresentanti delle associazioni Fratres Fucecchio, Pubblica Assistenza, Spi CGIL, Aned e Associazione Nazionale Carabinieri.
I protagonisti sono stati i giovani, in particolare le classi 3D e 3H della scuola secondaria di primo grado Montanelli Petrarca, che hanno letto le loro riflessioni sull’importanza di questa giornata, e il coro della scuola, diretto dai professori Massimo Annibali, Valentina Fogli, Federico Giovanni Pische, Eleonora Iris D’Aurizio e Nicola Dalle Luche.
Inoltre, spazio a Luciano Nencioni, che ha portato la testimonianza della deportazione del padre e del fratello, alle riflessioni di Alessia Balzano, rappresentante di FucecchioèLibera, e a Gianluca Langella, nipote di Gino Tocchini, uno degli otto deportati della Saffa, che dopo aver saputo della presenza di una pietra d’inciampo dedicata a suo nonno a Fucecchio ha voluto essere presente alla cerimonia.

La sindaca Emma Donnini ha commentato la celebrazione. “La Saffa è stata un luogo importante per Fucecchio, ha dato lavoro a 900 persone e pane a 900 famiglie. Oggi lo è ancora di più, perché simboleggia il luogo di una memoria che non possiamo dimenticare. Un momento della nostra storia che dobbiamo ricordare e tramandare ai giovani, per far loro capire l’importanza della libertà. Una libertà – spiega – che continua ad essere minata e che pertanto richiede di stare sempre attenti e vigili, a maggior ragione in un momento storico in cui ci troviamo di fronte ad una Europa e ad un mondo che parlano di riarmo”.
Conclude la prima cittadina fucecchiese. “Un grazie speciale agli studenti, alle associazioni e alle forze politiche oggi presenti. Questa mattina a Fucecchio abbiamo voluto celebrare – sottolinea – la democrazia e la libertà e lanciare, nel nostro piccolo, un messaggio di pace e fratellanza al mondo intero”.
