Disagi per i cantieri a Santa Maria a Monte, in tanti all’animata assemblea in Comune. Servirà un altro mese e mezzo per finire i lavori in piazza della Vittoria

9 marzo 2025 | 16:44
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Disagi per i cantieri a Santa Maria a Monte, in tanti all’animata assemblea in Comune. Servirà un altro mese e mezzo per finire i lavori in piazza della Vittoria

Discussione incandescente tra cittadini e amministrazione comunale. Ecco il punto sui cantieri

Sarà necessario un altro mese e mezzo, forse due, prima che chiudano entrambi i cantieri di piazza della Vittoria (lato banca Crédit Agricole) e dietro il palazzo comunale. A quel punto partiranno i lavori sull’incrocio al centro della piazza, di fronte al bar Luna Rossa “divisi in due fasi e senza interrompere la viabilità”. Sono queste alcune delle rassicurazioni emerse dalla partecipatissima e assai animata assemblea tenutasi giovedì sera in comune.

Discussione che si è fatta incandescente a più riprese attorno al tema dei disagi e dei cantieri per la riqualificazione della piazza, che da mesi ingessano il borgo fra le lamentele di residenti e commercianti; a tratti sfociata anche nello scontro poi sullo smottamento e messa in sicurezza di via Costa. Incontro chiesto da circa 170 cittadini con raccolta di firme promossa anche da parte delle opposizioni in consiglio.

Piazza Marconi

Ad accendere gli animi fin dall’inizio è stata la decisione di togliere i posti auto in Piazza Marconi. “Siamo finalmente giunti alla fine di quel cantiere. Un luogo che abbiamo pensato come un salotto del centro storico – ha dichiarato la prima cittadina Manuela Del Grande. – Una decisione coraggiosa, politica, che forse scontenterà qualcuno. I cittadini hanno tante opinioni spesso divergenti in merito. Noi, pensando al bene comune, crediamo sia necessario per una riappropriazione di quello spazio”. Di qui l’operazione, messa a punto nei giorni scorsi, di ostruire i vecchi parcheggi con panettoni di cemento e vasi. Decisione non apprezzata da vari dei residenti presenti alla serata, come Roberta Botti, per la quale “se non fosse stato per la raccolta di firme l’assemblea forse non si sarebbe tenuta”. “Prima di prendere una tale decisione – ha sottolineato la storica residente – era utile parlarne con i cittadini e terminare i cantieri”. Necessità di eliminare le auto giustificata anche dalla volontà di “garantire un decoro del selciato, altrove già sporco d’olio delle auto” come ribadito da Del Grande, presente insieme ai tecnici del comune e all’architetto e autore del progetto Alessandro Baldassari. “Noi le auto in centro le abbiamo sempre volute togliere – ha ricordato Alberto Fausto Vanni – ma prima andava risolto il problema dei parcheggi. Che dopo venti anni e migliaia di euro spesi ancora pesa sul futuro del paese”.

Ritardi

Molti i timori espressi per la durata dei lavori, che sarebbero dovuti finire nel 2024. “I lavori ai due cantieri residui ricominceranno lunedì” ha sottolineato Alessandro Veracini, dell’ufficio tecnico, riportando le tante difficoltà riscontrate nel cantiere: dall’antica cisterna rinvenuta dietro il comune ad un serbatoio di gasolio ancora pieno. Fino agli antichi depositi di cereali in Piazza Marconi, che hanno comunque fatto attivare le perizie della Soprintendenza. “Elementi storici – ha aggiunto Baldassarri – Che potrebbero essere al centro anche di un momento di restituzione alla popolazione, come fatto in passato col tracciato dell’antica porta del paese, visibile oggi in Piazza”.

Parcometri

Alla fine dei lavori, probabile anche il ritorno dei parcheggi a pagamento sulla piazza. “Il pedaggio col Covid era stato sospeso – ha detto Del Grande. – Ma alla fine dovrà tornare per garantire una sosta più ordinata”.

I portavoce

Lasciata cadere fra invettive, botta e risposta al vetriolo soprattutto fra i tanti esponenti politici di maggioranza e opposizione presenti, la richiesta, avanzata dal consigliere Pd Francesco Petri, di nominare alcuni portavoce dell’assemblea che potessero interloquire con l’amministrazione nel prosieguo dei lavori. “Lo prevede lo Statuto Comunale – ha detto Petri. – Sarebbe un’ottima occasione di trasparenza e partecipazione”. Fra i nomi proposti quello di Botti, oltre alla commerciante Simona Valori e del residente Gabriele Mainardi. Proposta più volte lanciata fra bagarre, mani che si alzavano per votare e dinieghi di sindaco e assessori. “Devo consultarmi domani con il segretario – la risposta di Del Grande. – Non intendo prestarmi a iniziative che, più che dai cittadini e anche se mosse da buona fede, rischiano di essere strumentalizzate da chi vuol portare in assemblea le dinamiche del consiglio comunale”.

Via Costa

Discorso a parte va fatto in merito alla situazione di Via Costa, che dagli eventi metereologici del novembre 2023 porta ancora ben visibili le ferite degli smottamenti del ciglione proprio sotto il paese. Situazione messa temporaneamente in sicurezza con i blocchi di cemento ed i teli di copertura, ma ancora bisognosa di veri lavori di riqualificazione. Vari, l’altra sera, i residenti e proprietari dei terreni franati sulla strada, con animi che si sono a più riprese scaldati per lavori di ripristino ancora mai calendarizzati. “Quali sono le vostre intenzioni su via Costa? I blocchi quanto dureranno in quelle condizioni? – ha chiesto più volte Rossella Carli, residente proprio lungo la strada. – Li ci sono delle case abbandonate, lasciare il bordo strada in quelle condizioni rischia di far franare tutto”. “Io ho più volte ribadito al comune, anche con comunicazioni ufficiali, la mia disponibilità ad effettuare i lavori – ha detto Luca Macchia, uno dei proprietari dei terreni interessati dalla frana sopra via Costa. – Il comune non è stato ancora in grado di dirmi dove devo direzionare le acque in arrivo dal centro storico”. “Siamo fra l’incudine e il martello, non stiamo bene neanche noi a riuscire a risanare quella situazione – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Lucchesi. – Abbiamo intrapreso e stiamo intraprendendo dei percorsi ma al momento non ci sono fondi”. “I finanziamenti al momento non ci sono, ma ci siamo impegnati a trovarli appena saranno disponibili – ha dichiarato il sindaca. – La frana coinvolge anche terreni privati”.

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