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“Piazza Amendola senza nuovi alberi”, la preoccupazione di Italia Nostra

7 marzo 2025 | 14:33
“Piazza Amendola senza nuovi alberi”, la preoccupazione di Italia Nostra

“E’ un peccato, giunti all’attuazione del progetto, che quelli previsti non siano stati collocati”

“E’ un peccato, giunti all’attuazione del progetto, che gli alberi previsti non siano stati collocati, facendo come nella vicina piazza Montanelli, del quale l’intervento di piazza Amendola è gemello. Tornare alla progettazione originaria ora è difficile, ma se qualcosa si può fare viva il cambiamento e benvenuti gli alberi”. Lo dice Italia Nostra, preoccupata che “Piazza Amendola a Fucecchio non avrà nuovi alberi”.

“Godremo soltanto – dicono dall’associazione – dell’ippocastano preesistente ai lavori, valorizzato ma lasciato solo, perché alloggi per nuove piantumazioni non sono stati creati. L’area è tutta cementata e pavimentata. Diciamo alberi e non fioriere, che sono ben altro: mobili, provvisorie, impossibili a fare ciò che gli alberi fanno, anche nelle città, specie nelle città, il fresco, l’ombra, l’ondeggio dei rami e delle foglie e ospitare uccelli. Funzioni prive di interesse o comunque di serie B?

Piantati a giusta distanza, gli alberi d’estate portano sollievo agli edifici che li fronteggiano, d’inverno non ostacolano l’apporto della luce naturale alle finestre se non sono sempreverdi. Favoriscono, come si dice, la socializzazione e siamo convinti che l’esempio virtuoso di piazza Montanelli sia dovuto un po’ anche a loro. Ogni primavera allungano, consentendo così di attenderci maggiori mitigazioni nei periodi del gran caldo, spesso da maggio a settembre.

Perché sia andata così non lo sappiamo. I rendering delle immagini ancora in internet mostrano alberature, Italia Nostra non aveva motivo di invitare a inserirle in un progetto che già le prevedeva. Per molti mesi il caldo e la carenza di fresco scoraggeranno l’utilizzo dell’area quale luogo di incontro e di sosta delle persone, del gioco, biglietto sfavorevole anche all’impianto di attività commerciali. Sedute e elementi di arredo, installazioni, non potranno mitigare gli effetti negativi, non possiamo pretendere faranno ciò che viene unicamente dagli alberi. Interventi globali quali quello compiuto sono rari, decenni e decenni e talvolta anche di più”.