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Conclusa con una celebrazione religiosa la Peregrinatio dell’icona giubilare a Fucecchio

17 gennaio 2025 | 12:39
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Conclusa con una celebrazione religiosa la Peregrinatio dell’icona giubilare a Fucecchio

La Croce in legno di ulivo ha intrapreso un lungo viaggio attraverso le Misericordie d’Italia e ha fatto tappa nei giorni scorsi nell’Empolese Valdelsa

Si è conclusa nel pomeriggio di ieri (16 gennaio) con una celebrazione religiosa la Peregrinatio dell’icona giubilare a Fucecchio.

La Croce in legno di ulivo nella quale è impresso il motto Pellegrini di Speranza e la parola Pace impressa sul retro, che dopo il giorno dell’epifania ha intrapreso un lungo viaggio attraverso le Misericordie d’Italia, ha fatto tappa nei giorni scorsi nell’Empolese Valdelsa tra cui Fucecchio dove è giunta nella mattinata di ieri (16 gennaio).

Per la cittadinanza è stato possibile osservarla nell’ingresso della sede dell’associazione in corso Matteotti da dove, con una processione, nel pomeriggio, è stata condotta nella chiesa di San Salvatore (chiesa delle monache) sul poggio Salamartano dove è stata celebrata la santa messa in suo onore da parte del Correttore della Misericordia don Andrea Cristiani.

Alla cerimonia erano presenti, il vicesindaco Fabio Gargani, l’assessore Alberto Cafaro, ed il consigliere comunale Vittorio Picchianti. Presente anche il Gruppo Donatori di sangue Fratres con il presidente Stefano Caverni ed alcuni componenti. Con il governatore della Misericordia Gino Macchiaroli e il coordinatore della federazione dell’Empolese Valdelsa Maurizio Chinaglia, erano presenti dipendenti e volontari dell’associazione e diversi fedeli che hanno assistito alla funzione religiosa.

Nell’omelia don Cristiani ha sottolineato l’impegno quotidiano delle Misericordie nell’aiuto verso gli altri. Un impegno iniziato secoli fa che continua oggi facendo i conti con un mondo che rispetto ad allora si notevolmente deteriorato. Al termine della celebrazione i presenti si sono ritrovati nella sala cosiddetta del Capitolo della Collegiata ossia l’ente religioso, legalmente rappresentato dall’arciprete della Collegiata che, a seguito del decreto di chiusura delle Misericordie emesso alla fine del Settecento dal Granduca Leopoldo, amministrava i beni della Misericordia e delle altre associazioni che passarono alla chiesa.

Tra questi anche la sala attigua alla chiesa dove sono presenti affreschi di notevole importanza. Nel breve incontro don Andrea Cristiani ha raccontato della sua recente esperienza della missione nel Gambia dalla quale era appena tornato, toccando inoltre importanti argomenti storici, spirituali e di attualità alcuni dei quali contenuti nel libro Il fuorilegge, Gesù un Dio senza religione scritto dallo stesso sacerdote con  l giornalista Giampiero Grassi.

Il libro è già disponibile nelle edicole ed online e mercoledì 29 gennaio sarà presentato al pubblico nella sala Pegaso del palazzo della Regione Toscana a Firenze.