Empoli, Santa Maria e Fontanella celebrano il 25 aprile nel segno di libertà e democrazia

L’evento è iniziato con la santa messa in Collegiata ed è proseguito in piazza XXIV Luglio e nelle frazioni empolesi
La giornata è cominciata con la santa messa nella Collegiata di Sant’Andrea, in piazza Farinata degli Uberti, officiata da don Guido Engels che ha donato ai presenti parole di speranza e impegno quotidiano: “Oggi è il giorno della libertà che non è una conquista scontata perché tutti noi abbiamo il compito di costruire, ogni giorno per restare liberi”.
Al termine, sotto la guida del Gonfalone civico, si è formato il corteo cittadino: amministrazione comunale, autorità militari, civili, religiose e associazioni del territorio ma anche tante cittadine e cittadini per raggiungere la vicina piazza XXIV Luglio.
Il corteo lungo le vie del centro è stato animato dalla banda del Centro Attività Musicali di Empoli che ha emozionato in ogni spartito suonato e in piazza ancor di più con l’Inno di Mameli, l’Inno alla Gioia e il Silenzio.

Piazza XXIV Luglio, piena e partecipe. Lì il sindaco di Empoli ha deposto la prima corona ed ha parlato di questa festa che porta ancora tante persone in piazza che vogliono ancora esserci dopo ottant’anni.
Nel suo intervento, il primo cittadino si è soffermato sul significato profondo del 25 aprile che deve unire tutte e tutti, democratici e antifascisti. Proseguendo nell’intervento, il sindaco ha parlato di quanto il fascismo per gli empolesi non sia solo il giorno della liberazione, ma sia stato in tutte le sue forme responsabilità violente. Si è soffermato poi sul rispetto della pluralità, di quanto questa storia sia troppo lontana dai giovani e di quanto nuovi strumenti siano necessari.
Sono intervenuti poi il presidente dell’Aned Empolese Valdelsa, Roberto Bagnoli, che ha sottolineato: “Questo è un momento per rendere il 25 aprile un momento collettivo, di partecipazione. Un simbolo di libertà, democrazia e giustizia, che sia elemento fondamentale per educare le nuove generazioni sull’importanza della Resistenza. La memoria venga coltivata e volga lo sguardo verso il futuro, sulle sfide attuali per una società più giusta, più solidale e più inclusiva”.
Ha avuto spazio anche Roberto Franchini, presidente Anpi Empoli, che ha affermato: “Sono passati ottant’anni anni dall’insurrezione popolare che cacciò le truppe naziste e fasciste. Oggi non ricordiamo soltanto il sacrificio delle partigiane e dei partigiani che liberarono l’Italia – ha sottolineato -, ma celebriamo quei valori che rimangono centrali nella Carta Costituzionale: pace, lavoro, solidarietà e democrazia. Valori che furono posti a fondamento della Repubblica proprio da chi, come disse Calamandrei, aveva dato la vita per riscattare il nostro paese dalla vergogna fascista. Il 25 Aprile deve servire a festeggiare la Liberazione ma anche a ricordare da chi e da cosa ci siamo liberati, perché non possa più accadere”.
La cerimonia è proseguita a Santa Maria, al monumento dedicato ai partigiani Rina Chiarini e Remo Scappini con la deposizione della seconda corona d’alloro. Lì è intervenuto il consigliere comunale con delega alla Cultura della Memoria del Comune di Empoli che ha parlato di Empoli Medaglia D’oro al merito civile per la Resistenza grazie al valoroso comportamento dei suoi partigiani dopo tutto quello che la città ha dovuto subire durante l’occupazione nazifascista.
La celebrazione si è conclusa a Fontanella, al Cippo, dove il sindaco ha deposto la terza corona e chiuso la mattinata omaggiando i caduti, ricordando i fatti del passato e ribadire come la libertà e l’uguaglianza non sono parole vuote bensì diritti da difendere, insieme al valore della democrazia.