Classifica della qualità della vita di Italia Oggi, Pisa scala 6 posizioni

Quest’anno la provincia è al 19esimo posto mentre lo scorso anno era al 25esimo
La provincia di Pisa guadagna 6 posizioni nella classifica della qualità della vita delle province italiane.
Nello studio a cura di Italia Oggi e La Sapienza di Roma, Pisa quest’anno è al 19esimo posto mentre lo scorso anno era al 25esimo. Nella ricerca Trento è in testa per qualità della vita, grazie agli eccellenti piazzamenti conquistati in quasi tutti gli ambiti considerati: otto su nove.
Quello di Trento è il primo caso dall’inizio dell’indagine. Non solo. La provincia rappresenta anche la dinamica che contraddistingue le altre province del nord-est, il cui punteggio medio a livello dimensionale eccede il corrispondente punteggio medio nazionale. Stesso discorso, ma all’oppostom per Crotone, anche quest’anno ultima classificata, che identifica le province del mezzogiorno con diverse criticità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. La provincia è nel gruppo di coda in sei dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; tempo libero). Lo studio evidenzia una netta spaccatura tra centro-nord, da un lato, sud e isole, dall’altro: nessuna provincia meridionale o insulare, infatti, è nel gruppo delle 32 di testa.
Tornando alle prime della classe, in seconda e terza posizione, salgono di un gradino rispetto alla scorsa edizione, rispettivamente, Bolzano e Bologna; Firenze scala due posti, conquistando il quarto posto, e Milano resta stabile al quinto. Bel balzo da parte di Siena (da 12/ma a sesta classificata), mentre Parma, prima lo scorso anno, scivola alla settima casella della classifica generale. Al fondo della classifica, invece, si trovano i “soliti noti” che si muovono su è giù senza grandi scossoni: subito sopra Crotone ci sono in discesa Siracusa (106 da 104) e Caltanissetta (105 da 101), e in lieve risalita Napoli (104 da 106). Tra le province che hanno perso più posizioni c’è Torino, che diventa 54esima, perdendo 35 posti (era 19esima). Bene, invece, Como (+30, da 62esima a 32esima); Pesaro Urbino (+26, 30esima da 56esima) e Rimini (+24, 37esima da 61esimma).
La qualità della vita è risultata, secondo l’indagine, è buona o accettabile in 64 su 107 province italiane, con un miglioramento rispetto all’anno passato. Lo studio infine evidenzia come le grandi aree urbane abbiano retto meglio alla pandemia che ha invece affossato ulteriormente diverse aree meridionali e insulari.