In Valdera si comincia a… leggere forte

26 ottobre 2019 | 09:51
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In Valdera si comincia a… leggere forte

Un gran bel viatico, un autentico spettacolo. E’ ancora l’Unione Valdera, precisamente la sua sala convegni, il vero e proprio teatro di un’assoluta novità in campo didattico. Il territorio è stato scelto come una delle due aree in cui sperimentare il progetto Leggere: Forte! promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Università di Perugia, Indire (l’istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) e l’Ufficio scolastico regionale.

Il Cred Valdera e la conferenza educativa zonale si sono assunti l’impegno di promuovere la lettura ad alta voce nel percorso dei progetti educativi zonali relativi alla fascia di età 0-6 anni e 3-18 anni. Un impegno che ha dato i suoi frutti se si pensa che al primo incontro di oggi (26 ottobre) che riguarda il segmento che va da 0-6, ovvero i nidi e le scuole pubbliche e private della Valdera si sono iscritte oltre 100 persone. Insegnanti ed educatori che hanno potuto seguire le preziose indicazioni del professor Giusti.
Evidente la soddisfazione della presidente dell’Unione Valdera e della Conferenza educativa zonale, Arianna Cecchini: “Il fatto che la nostra area sia stata scelta da Regione Toscana per sperimentare questo innovativo metodo didattico è un vanto e vedere così tante persone coinvolte da questo progetto è sinceramente bello e confortante”.
“Da mamma – ha chiosato la presidente Cecchini – posso dire che la lettura a voce alta è anche un metodo per rafforzare il legame genitore-figlio; quando una madre smette di cucinare, di fare le faccende, per sedersi e leggere un libro al proprio figlio fa una scelta ben precisa, si prende cura del piccolo. È un atto d’amore”.
I benefici del “Leggere Forte” del resto sono da tempo sotto la lente di ingrandimento di un gruppo di ricerca dell’Università di Perugia coordinato dal Prof. Batini, i cui studi rivelano come bambini, ragazzi e, più in generale l’intera famiglia, possano trarre giovamento dalla lettura ad alta voce. Stando ai dati diffusi dai ricercatori perugini i ragazzi che “leggono forte” hanno maggiori capacità in matematica, in grammatica e nella comprensione, senza contare che leggere a voce alta fin da piccoli significa entrare in maggior empatia con l’interlocutore da grandi ed è dimostrato che sono migliori i rendimenti scolastici.