


Per stasera, la Leopolda di Firenze si è svuotata. Domani è un altro giorno, fatto di incontri e dibattiti ma intanto da oggi 19 ottobre, Italia Viva di Matteo Renzi ha un simbolo, scelto con il 63 per cento dei voti: ora che c’è il simbolo, si può fare il partito. Sopra, c’è un gabbiano rosa e arancione che sbatte le ali. Il rosso c’è, da qualche parte, ma si è nascosto bene.
Evidente, invece, è il volo verso il futuro, con un’idea non proprio nuova, ma di certo rinnovata: un volatile ha guidato per anni L’Italia dei valori e anche Alternativa per l’Italia. In comune potrebbero avere la rottura con l’esistente, almeno a sentire le dichiarazioni dell’ex ministro Maria Elena Boschi, che il Pd lo ha definito il partito delle tasse. L’aria che si respira là dentro, però, sembra parecchio diversa. E, così, all’ex stazione si sono incontrati gli amici di sempre, i fedelissimi e di certo anche qualche “personaggio in cerca d’autore”. Tutti comunque, viene a dire a sentirli oggi, con l’idea forte e chiara di essere dalla stessa parte e con il sogno di una coalizione di centrosinistra il più larga possibile. In vista delle elezioni regionali 2020, intanto.
Anche il comprensorio del Cuoio e la provincia di Pisa hanno risposto in massa. Renziano da sempre, alla Leopolda è passato il consigliere regionale Antonio Mazzeo e lo ha anche annunciato sui social. Come ha fatto l’ex assessore di Castelfranco di Sotto Giulio Nardinelli. Tra i partecipanti alla giornata di lavori di oggi c’erano anche l’assessore di Santa Croce sull’Arno Marco Baldacci, l’ex assessore Alessandro Valiani e il segretario dei Giovani Democratici del Cuoio Simone Silvestro Cassani.
“Ero in coda già alle 7 – racconta un entusiasta Baldacci -. E’ stata una giornata bella e partecipata che mi ha ridato l’entusiasmo dei primi tempi. Sono convinto che qui ci sia l’Italia migliore, talmente convinto che ho già fatto la tessera e credo che la mia sia una delle prime della provincia di Pisa. Sono uscito convintamente dal Pd perché credo che da qui sia possibile fare quel cambiamento che da dentro il Pd era certamente più complicato”. Ieri, durante la prima giornata, c’è stato anche il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli.
Da San Miniato sono partiti alla volta di Firenze Martina Guarnacci, la coordinatrice del comitato ritorno al Futuro di San Miniato e il capogruppo del Pd in consiglio comunale Marco Greco. “Sto svolgendo un compito nel mio Comune che mi affascina molto – racconta -. E, per formazione politica non mi affascinano scissioni, correnti o spifferi. Tuttavia sono rimasto nel Partito democratico perché ritengo utile e doveroso continuare insieme a tanti altri amici una battaglia riformista e per evitare che diventi un partito giustizialista e assistenzialista. Sono venuto alla Leopolda perché credo che Italia Viva sia un nostro alleato e non un nostro avversario. E questo è il momento di costruire ponti. Non di alzare muri”.
Elisa Venturi