“Cuoio in stato di emergenza climatica”, “Un albero a famiglia”

Il mondo oggi 27 settembre è in sciopero. Anche le strade di Pisa si sono riempite di giovani di ogni età per chiedere interventi immediatia favore del clima. Un impegno da chiedere ai “grandi della Terra”, certo, ma che deve provocare un cambiamento in ciascuno di noi. Ne è certo il Comitato permanente per i diritti umani del Valdarno Inferiore, che raccoglie 50 associazioni di impegno sociale, religiose, culturali, sindacali e sportive (Cuoio in marcia per i diritti umani – Foto ) e che aderisce al Terzo Sciopero Mondiale per il Clima promosso dal movimento Fridays for Future.
Ma che invita anche tutti i cittadini del Valdarno Inferiore “a mobilitarsi per contrastare il cambiamento climatico, chiedendo con determinazione alle istituzioni locali, regionali e nazionali di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ad attivarsi personalmente per cambiare il proprio stile di vita, dai trasporti all’alimentazione, dalla riduzione della produzione dei rifiuti alla raccolta differenziata: ogni azione quotidiana ha ripercussioni sul nostro pianeta e sul nostro futuro”.
“La comunità scientifica mondiale – spiega il Comitato – ha stabilito unanimemente che il cambiamento climatico sta già provocando immensi danni agli ecosistemi e che incalcolabili saranno quelli che ci aspettano nell’imminente futuro. I due primi scioperi mondiali hanno coinvolto più di 100 Paesi e più di 2mila città, dimostrando che per milioni di persone è arrivato il tempo di agire”. Il Comitato permanente per i diritti umani del Valdarno Inferiore, inoltre, “chiede alle amministrazioni comunali del Valdarno Inferiore di dichiarare lo stato di emergenza climatica, così come hanno già fatto 29 città italiane, tra le quali Follonica, Livorno e Lucca e oltre mille giurisdizioni in 19 Paesi del mondo, coprendo una popolazione di oltre 266 milioni di cittadini. Lo stato di emergenza climatica prevede l’adozione di misure finalizzate all’azzeramento progressivo delle emissioni che alterano il clima, significa assumersi una responsabilità politica, puntare sulla determinazione e sull’impegno, tramite conversioni significative in tutte le attività di competenza, per rendere le attività umane sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, tutelando così anche i lavoratori e i soggetti deboli della società. Significa reagire nell’immediato, riconoscerndo la gravità degli effetti ambientali e socio economici determinati dal riscaldamento globale”.
Anche Diritti in Comune di Fucecchio sostiene convintamente la manifestazione Fridays for Future che vede scendere in piazza i giovani di tutto il mondo per sensibilizzare le istituzioni ad agire attivamente contro i cambiamenti climatici. “Purtroppo – spiega -, come ben sappiamo, la quantità di CO2 nell’atmosfera è in costante aumento da oltre cinquant’anni. Nel 1980 contavamo circa 340 ppm, nel 2013 abbiamo raggiunto la soglia dei 400ppm e adesso siamo a circa 415 parti per milione, una concentrazione che sulla terra non si verificava da milioni di anni e che rischia di determinare una sequenza di cambiamenti in grado di rendere la terra un habitat ostile all’umanità. Di fronte ad uno scenario così apocalittico, ci siamo chiesti come possiamo fare la nostra parte, nel nostro piccolo, nella nostra città. Diamo due informazioni: a Fucecchio abitano circa 8mila famiglie e l’unica ‘tecnologia’ conosciuta per poter togliere CO2 dall’atmosfera è piantare alberi. Ogni albero sottrae all’atmosfera dai 10 ai 20 chili di CO2 all’anno. Ottomila alberi quindi significherebbero una riduzione dalle 80 alle 160 tonnellate di CO2. Per questo lanciamo l’idea: Un albero per famiglia. È una proposta che facciamo alle istituzioni, che ci indichino zone a proprietà pubblica su cui poter piantare alberi, ma che facciamo anche ai proprietari di terreni e a tutti i cittadini di Fucecchio. Un albero per famiglia, per non dover dire ai nostri figli, un giorno, che non ci abbiamo nemmeno provato”.
L’assessore alla presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli era in piazza a Firenze.
“In piazza Santa Maria Novella – ha detto – ho visto l’entusiasmo di migliaia di ragazzi che hanno partecipato al Friday For Future, lo sciopero globale per il clima. E’ una giornata importante, che segna un passaggio: tantissimi giovani hanno manifestato pubblicamente, rinunciando a un giorno di scuola, per chiedere a noi amministratori e politici, a tutti i livelli, di agire in fretta per invertire la tendenza del surriscaldamento globale e dell’inquinamento. Questi ragazzi ci mostrano la strada da seguire: hanno partecipato, hanno fatto rete con le famiglie, le scuole, gli enti e le istituzioni. Hanno capito che la battaglia per l’ambiente richiede l’impegno di tutti, si combatte tutti insieme, collaborando – ha proseguito Bugli – Da tempo la Regione Toscana ha aperto un canale di collaborazione proprio sui temi legati all’ambiente. Ha avviato progetti che, proprio grazie a questa caratteristica di partecipazione, hnnoa avuto esiti molto positivi. Penso a Arcipelago Pulito, dove i pescatori di Livorno hanno partecipato alla sperimentazione del recupero dei rifiuti dal mare. Questa esperienza pilota è stata presa a modello dal decreto Salva Mare e nella scorsa legislatura anche la Commissione ambiente della Camera ha avviato una riflessione finalizzata alla redazione di un testo di legge. Ora, Arcipelago Pulito sta per essere esteso ad altri cinque porti toscani: Viareggio, Argentario, Portoferraio, Castiglione della Pescaia, Piombino. E ancora, la collaborazione con i villeggianti e i gestori dei balneari ha reso più efficace la legge regionale che abbiamo approvato lo scorso luglio e che ha messo al bando la plastica monouso dalle spiagge. Vogliamo continuare su questa strada collaborativa ed estendere l’esperienza ‘plasticfree’ ai fiumi, ai parchi e alle aree verdi. Per rendere possibile tutto questo abbiamo incontrato un paio di settimane fa una cinquantina di associazioni di cittadini che volontariamente ripuliscono le aree più fragili del nostro territorio. Con loro abbiamo stretto un ‘patto’ di buone pratiche, in sintonia con il movimento globale per l’ambiente, che abbiamo riassunto nel Manifesto Collaborativo #ToscanaPulita: è una carta d’intenti che vede la collaborazione di persone, associazioni, Consorzi di bonifica, Anci, istituzioni. Presto incontreremo di nuovo questa rete, speriamo ancora più allargata. Crediamo che la Toscana dei cittadini e delle istituzioni abbia la capacità di collaborare per fare la sua parte per il proprio territorio e per il pianeta”.