
E’ successo a Vinci. Ma potrebbe essere successo o succedere anche altrove. Per questo Acque ricorda che i suoi tecnici non entrano in casa, neppure nella cassetta della posta. “In questi giorni sono pervenute ad Acque segnalazioni da parte degli utenti riguardanti alcuni avvisi, recapitati tramite volantini lasciati nella cassetta della posta, relativi a presunte e non meglio precisate ‘mancanze d’acqua’. Si tratta di una falsità”.
Acque ha immediatamente predisposto le necessarie verifiche interne, dalle quali è emerso come non fosse in programma alcun tipo di intervento che avrebbe potuto avere ripercussioni sul servizio. Non solo: per comunicazioni in merito a interruzioni idriche, il gestore generalmente utilizza strumenti diversi dal cassettaggio come messaggi vocali alle utenze telefoniche o sms. Anche nel caso in cui si ricorra a una comunicazione scritta, i volantini riportano sempre il logo aziendale, informazioni puntuali e il numero del call center, elementi non presenti nella falsa comunicazione ritrovata nelle cassette della posta, che risulta del tutto anonima. “L’impressione – per Acque – è dunque che si tratti di un possibile tentativo di truffa o di una scorretta iniziativa commerciale porta a porta. Acque invita dunque i cittadini a prestare la massima attenzione e a segnalare immediatamente alle autorità di pubblica sicurezza eventuali telefonate sospette o tentativi di entrare in casa da parte di chi dovesse presentarsi come operatore del gestore idrico. Anche in caso di interruzioni idriche, infatti, i tecnici non hanno mai bisogno di entrare in casa degli utenti per fare accertamenti sul servizio o su eventuali problemi ad esso connessi. Come ricordato più volte nel corso delle campagne informative contro le truffe dei falsi addetti, i nostri tecnici si presentano a domicilio soltanto su espressa richiesta dell’utente e solo su appuntamento”.