A modo mio, i ragazzi dei centri diurni sono uno spettacolo

Si è concluso un percorso durato 7 mesi: quello dei ragazzi disabili dei tre centri diurni gestiti dalla cooperativa Agape, L’aquilone e Lo scoiattolo di Pontedera e La coccinella di Ponsacco nell’ambito del progetto (In)visibili. Nel centro L’aquilone di Pontedera si è tenuto lo spettacolo A modo mio, la fine di un percorso dove il teatro è stato lo strumento principale per relazionare tutti i ragazzi in una dimensione nuova: il gruppo.
Gli incontri di teatro con i centri diurni sono stati condotti da Franco Di Corcia jr – pedagogo, formatore teatrale nonché direttore artistico – coadiuvato dall’assistenza creativa di Mattia Pagni. Un ringraziamento va agli operatori Giovanna Guerrazzi, Arianna Ribechini, Elisa Materazzi, Silvia Mariotti, Giacomo Ghelardini, Camilla Bernardini con la supervisione del progetto Serena Voliani. “I percorsi di teatro – sottolinea Franco Di Corcia jr – rendono più immediato e naturale l’interagire tra ragazzi con differenti abilità in una relazione alla pari. L’attività artistica è occasione e strumento di crescita individuale e collettiva, veicolo di scambio reciproco, momento di valorizzazione delle diversità di ciascuno. Gli incontri teatrali hanno offerto percorsi in cui ragazzi con differenti abilità si sono potuti esprimere, con i loro tempi, e creare quella dimensione di gruppo che è fondamentale per la crescita individuale e collettiva di ciascuno”. A modo mio è un invito ad essere comunità, piazza che accoglie e non esclude nessuno. E il messaggio di accoglienza che danno questi ragazzi è universale.