In piazza per il 25 aprile, tra musica e memoria – Foto

25 aprile 2019 | 11:46
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In piazza per il 25 aprile, tra musica e memoria – Foto
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In piazza per il 25 aprile, tra musica e memoria – Foto
In piazza per il 25 aprile, tra musica e memoria – Foto

“E’ importante che soprattutto i giovani conoscano e comprendano appieno i significati storici e permanenti di Resistenza e di Liberazione, che non si esauriscono nella lotta al nazifascismo, ma che rappresentano il primo essenziale momento per la riconquista della libertà e della democrazia”. Per questo oggi 25 aprile anche il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo è sceso in una delle tantissime piazze italiane vestite a festa. Come anche quelle del comprensorio del Cuoio.

“Il 25 aprile 1945 – ha ricordato – è una data che è parte fondamentale della nostra storia comune, è una giornata di festa e insieme di impegno per il presente e per il futuro nostri e delle nuove generazioni”. E, oggi, “Dalla memoria di quei tragici eventi e dalla consapevolezza dei valori così riaffermati possiamo trarre la fiducia indispensabile per affrontare le sfide quotidiane. La complessità di queste sfide e delle incognite che vi si accompagnano richiede un nuovo senso di responsabilità nazionale, una rinnovata capacità di coesione, nel libero confronto delle posizioni e delle idee e insieme nella ricerca di ogni possibile terreno di convergenza. Libertà, democrazia, unità sono beni che vanno difesi, custoditi e valorizzati sempre e incessantemente nel rispetto del Patto Costituzionale e dei suoi valori fondativi, che dal 25 aprile traggono origine e che sono il nostro sicuro presidio”.
Castelfranco di Sotto
In piazza Bertoncini a Castelfranco di Sotto sono stati i bambini delle scuole ad animare la mattina, insieme alle associazioni del territorio e a tanti cittadini che non hanno voluto mancare l’importante appuntamento. 
San Miniato
Un lungo tricolore ha sfilato per le strade di San Miniato Basso. La celebrazione del 25 aprile ha toccato vari punti del centro città e delle frazioni, grazie alla collaborazione della filarmonica e delle associazioni. 
Fucecchio
L’amministrazione comunale di Fucecchio ha celebrato il 74esimo anniversario della Liberazione dell’Italia insieme a tante associazioni e cittadini che, dietro al Gonfalone del comune e al corpo musicale “Mariotti – La Primula”, hanno sfilato per le vie del centro, da piazza Amendola fino a piazza XX settembre, di fronte al monumento ai caduti. Qui è stata deposta una corona di alloro e sono stati eseguiti alcuni brani, tra cui l’inno nazionale e il silenzio, alla presenza di una rappresentanza dei carabinieri della stazione di Fucecchio e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Particolarmente significativa la partecipazione di molti giovani, tra i quali quelli del gruppo #fucecchioèlibera, ai quali il sindaco ha dato la parola prima del suo intervento.
Durante la cerimonia il primo cittadino ha ricordato anche il sacrificio e l’impegno di tanti fucecchiesi. Come quello dei 49 volontari del corpo della libertà che da Fucecchio il 12 febbraio 1945 partirono per aggregarsi all’esercito del Regno d’Italia che combatteva a fianco di quelli degli alleati per liberare le altre città d’Italia e gli altri Paesi d’Europa. In particolare è stata ricordata la figura del fucecchiese Aurelio Mattii che fu il primo comandante del IV reggimento della Brigata Garibaldi, la prima Brigata Partigiana italiana all’estero, che combatté in Montenegro.
Santa Croce sull’Arno
“Celebrare questa data – per la sindaco di Santa Croce Giulia Deidda – significa andare oltre un semplice esercizio di cronologia storica: significa ricordare che il sentimento di libertà che guidò quella stagione è la pietra su cui poggia ancora oggi la nostra Repubblica e per questo la memoria di quei giorni deve essere un riferimento costante dell’azione istituzionale e del dialogo civile. Il frutto più alto e nobile di quel 25 aprile di 74 anni fa è senza dubbio la nostra Costituzione, un testo che non è un semplice insieme di norme, ma che costituisce uno strumento da far vivere giorno dopo giorno. Infine, è nostro compito ricordare che la libertà e la democrazia sono un dono che ci hanno fatto quegli uomini e quelle donne che hanno sacrificato la vita per la nostra liberazione, donne e uomini che dobbiamo continuare a onorare difendendo e diventando testimoni di quei valori che ci hanno tramandato. Proprio come hanno fatto i 20 artisti resistenti che hanno dato vita alla mostra organizzata dalla pro loco di Santa Croce sull’Arno, inaugurata questa mattina in piazza Garibaldi”.
“Questa mattina – ci ha tenuto a far sapere il candidato sindaco del centrodestra Alessandro Lambertucci -, come peraltro avevo annunciato alcuni giorni fa, ho scelto di festeggiare il 25 aprile recandomi in visita alle spoglie mortali di Ascanio Masini, per rendere visibile il distacco che mi separa dal modo di pensare di questa amministrazione che, per anni, (l’unica era stata l’amministrazione Signorini), lo ha completamente ignorato non potendo, la sua storia, rientrare né come esempio di partigiano né di renitente alla leva di quei giorni. Ascanio era un ragazzo di 11 anni e, quando è stato barbaramente strappato alla vita, era nell’età più bella e per questo la sua figura mal si presta ad essere utilizzata per veicolare messaggi ideologici. Non vedo altri motivi, se non appunto quelli ideologici, per i quali questo martire non dovrebbe essere degno, durante le celebrazioni, di un seppur piccolo ricordo visto che la sua tragica morte fa parte della storia di Santa Croce.
Molto probabilmente, quest’oggi, visto anche la mia dichiarazione di alcuni giorni fa, qualcuno correrà ai ripari riportando alla luce la sua storia, ma questo non cambia i termini della questione e, se sarò sindaco, la ricorrenza del 25 aprile non dovrà più essere interpretata come una festa di parte ma ritornare a essere una festa che celebra la nascita della democrazia in Italia per tutti e, quindi, nessuno dovrà più ergersi a censore della libertà o propinare liturgie ideologiche divisive”.
Montopoli Valdarno
“La Festa della Liberazione – per il sindaco Giovanni Capecchi – è la festa dell’Italia. Non ci sono partiti e fazioni, ma un popolo oppresso fatto di donne e uomini che lottarono insieme, uniti come fratelli e sorelle, per riconquistare la libertà, la democrazia e la speranza. Nessuno potrà mai cancellarne la memoria. Nessuno potrà mai ridurre questa giornata a un derby tra fascisti e comunisti. Nessuno potrà mai mettere in disparte il 25 aprile. La nostra Costituzione e la nostra Repubblica vivono ogni giorno a quelle donne e a quegli uomini eroici, partigiani e semplici cittadini, come il generale Filippo Caruso, carabiniere che combatté contro i fascisti e gli invasori tedeschi insieme a tanti altri. Essi diedero la loro vita per un futuro migliore: il nostro presente. L’Italia e tutta Montopoli diranno per sempre grazie a chi, come disse Aldo Moro, diede inizio al grande esodo dal deserto del fascismo”.
Santa Maria a Monte
“La conquista della democrazia – per la sindaco Ilaria Parrella – è un dato di fatto acquisito, eppure é un valore che dobbiamo celebrare soprattutto insieme ai giovani per riscoprire, giorno per giorno, i valori fondanti della nostra identità nazionale”. Santa Maria a Monte ha celebrato il 25 aprile ascoltando gli interventi di Alessia Giorgetti sindaco del consiglio dei ragazzi e Virginia Fiorentini, Jessica Porciello, Gabriele Beconcini, Matteo Moroni, Mattia Guerriero Gianluca Coppola delle classi 3A, 3C e 3D coordinati dalle professoresse Sonia Baccelli e Chiara Comastri. Tra i presenti anche don Bruno Meini, la Filarmonica Giuseppe Verdi e Giulia Mannocci della scuola Proscenium di Pisa.