Disastro aereo del Serra, 42 anni dopo il Tar dà ragione alla famiglia di una della vittime

20 marzo 2019 | 15:56
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Disastro aereo del Serra, 42 anni dopo il Tar dà ragione alla famiglia di una della vittime

Dopo 42 anni in arrivo uno degli ultimi risarcimenti alle famiglie che hanno perso i loro cari a seguito della tragedia del Monte Serra del 3 marzo 1977, quando un velivolo militare si era schiantato contro il Monte causando la morte di 44 persone, di cui 38 cadetti.

Dopo anni di estenuanti battaglie giudiziarie il Tar del Lazio ha imposto il pagamento di tutto le voci del risarcimento previsto dalla suprema Corte di Cassazione con la sentenza di giugno del 2017, senza effettuare compensazioni. Subito dopo la tragedia erano state infatti riconosciute “speciali elargizioni” a familiari delle vittime ma il ministero della Difesa nonostante le sentenze della giustizia ordinaria aveva effettuato una sorta di compensazione tra ciò che era stato dato all’epoca e ciò che stabilivano le sentenza. Il Tar del Lazio nel giudizio di ottemperanza per l’esecuzione del giudicato ha invece ordinato al ministero di pagare tutto senza effettuare alcun tipo di compensazione. Si è dovuti arrivare fino alla giustizia amministrativa per completare l’iter dei risarcimenti perché il Tar ha il potere nel caso di ulteriore elusione del giudicato di nominare un commissario ad acta per il recupero delle somme dovute ai familiari. La sentenza di ieri 21 marzo 2019 riguardante il cadetto L. Q. che ha perso la vita nel terribile schianto dell’aereo militare sul Monte Serra nel territorio del Comune di Calci concederà ai suoi familiari di ottenere tutti i risarcimenti stabiliti anche dalla Cassazione. L’incidente del monte Serra coinvolse un C-130H Hercules dell’allora 46esima Aerobrigata (oggi 46esima Brigata aerea) dell’Aeronautica Militare italiana, con a bordo 38 allievi dell’Accademia navale di Livorno. Giovedì 3 marzo 1977, alle15,05, decollò dall’aeroporto di Pisa-San Giusto il C-130H Hercules nominativo radio Vega 10. Il velivolo trasportava 38 allievi della prima classe dei corsi normali dell’Accademia Navale di Livorno, a bordo per una attività di ambientamento al volo, un ufficiale accompagnatore e 6 membri d’equipaggio. Dopo circa 5 minuti dal decollo, alle 15,10, il grosso aereo impattò sulle pendici del monte Serra, nel Comune di Calci, dopo aver effettuato, per motivi non accertati, una virata a sinistra che lo portava ad imboccare la vallata del Serra, rivelatasi fatale in condizioni di volo a bassa quota e scarsa visibilità, quali erano quelle del momento. All’incidente non sopravvisse nessuna delle persone a bordo. Questo l’elenco completo dei risarcimenti più interessi, e delle disposizioni da attuare, per la famiglia del cadetto secondo la sentenza di oggi (20 marzo) del Tar del Lazio: “Condanna il Ministero della Difesa al riconoscimento quale vittima del dovere del cadetto L. Q. ai fini della concessione ai familiari aventi diritto, dei benefici assistenziali di legge. Dichiara l’obbligo all’inserimento del medesimo nell’elenco delle vittime del dovere tenuto dal Ministero dell’Interno; Condanna il Ministero della Difesa al riconoscimento, in favore della ricorrente, dei conseguenti benefici di legge ed in particolare: Elargizione ex art. 5, comma 1, legge 206/04. Speciale assegno vitalizio ex art. 5, commi 3 e 4, legge 206/04 con decorrenza dal 1.1.2008. Diritto all’assistenza psicologica ex art. 6 , comma 2, legge 206/04; Diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per ogni tipo di prestazione sanitaria e farmaceutica; Beneficio di cui all’art. 1, legge 203/2000; Assegno vitalizio ex art. 2 legge 407/98 con decorrenza dal 1.1.2006. Condanna il Ministero della Difesa al pagamento dei compensi professionali”. Giustizia è fatta, dopo 42 anni.

Vincenzo Brunelli