Con i capelli nonostante la Chemio, il casco al San Giuseppe

12 marzo 2019 | 15:23
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Con i capelli nonostante la Chemio, il casco al San Giuseppe

Per le donne e anche per chi le guarda, è il segno concreto della malattia. I capelli, infondo, sono come un abito, che una donna cambia a seconda dell’umore e dell’occasione. Ma sono anche tra le prime cose a cambiare quando c’è un tumore. Da ora lo sarà meno nel reparto di oncologia del San Giuseppe di Empoli, dove ieri 11 marzo, per la prima volta, una donna ha usato il casco per la prevenzione dell’alopecia donato da Astro.

La seduta di infusione dei farmaci chemioterapici è durata complessivamente tre ore durante le quali la paziente ha tollerato bene il congelamento del cuoio capelluto. La calotta refrigerante che aiuta a prevenire o a ridurre la perdita dei capelli durante la chemioterapia, attiva la refrigerazione del cuoio capelluto, portando il congelamento a una temperatura costante che oscilla fra gli 0 e -4 gradi. I primi cinque minuti possono risultare i più critici, tanto dura il tempo di ambientamento, trascorso il quale il cuoio capelluto reagisce come se fosse anestetizzato.
Ieri, nella struttura di oncologia diretta da Carlo Milandri, la preparazione del casco è partita, come sempre dev’essere per il pre infusione, mezz’ora prima che iniziasse l’infusione, mentre il periodo di tempo in cui il cuoio capelluto è rimasto congelato dopo l’infusione, è durato 90 minuti (ma può durare anche un minimo di 20 minuti). Nelle 3 ore complessive del trattamento, il casco è rimasto sempre posizionato addosso alla paziente. La seduta di ieri al san Giuseppe segue quelle già attivate da tempo all’ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze che utilizza lo stesso dispositivo. Il prossimo ospedale dove sarà utilizzato il casco anti caduta capelli, sarà il Santo Stefano di Prato.